L'ultimatum prevede la chiusura di Al Jazeera, l'interruzione dei finanziamenti ai gruppi terroristici e la fine dei rapporti con l'Iran
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Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto e Bahrein hanno presentato 13 richieste al Qatar per mettere fine al blocco delle frontiere e ripristinare i rapporti tra gli Stati. Entro dieci giorni lo Stato del Golfo dovrà chiudere la televisione internazionale Al Jazeera, interrompere i rapporti con l’Iran, chiudere la base militare turca vicino a Doha e interrompere i finanziamenti destinati ai gruppi terroristici.
L'elenco è stato presentato ai qatarioti dal Kuwait, che in questa fase sta svolgendo il ruolo di mediatore. Una lista simile era già stata presentata dieci giorni fa, ma non era così dettagliata. La nuova iniziativa degli Stati arabi è stata presa anche su indicazione degli Stati Uniti, che hanno richiesto di avere una base più solida per poter mediare tra i Paesi del Golfo.
Le richieste avanzate dagli Stati arabi per porre fine all'embargo nei confronti del Qatar mettono in evidenza il ruolo centrale di Al Jazeera, televisione fondata nel 1996 da Hamad bin Khalifa al-Thani, padre dell’attuale emiro qatariota Tamim.
L'Egitto considera l'emittente il megafono dei Fratelli Musulmani in tutto il mondo arabo, per questa ragione Il Cairo e Riad, capitale dell'Arabia Saudita, hanno già chiuso le loro sedi e interrotto le trasmissioni.
Dal 5 giugno, data dell'inizio della crisi, il Qatar ha sempre negato le affiliazioni con il terrorismo e il sostegno di Al Jazeera ai Fratelli Musulmani. In settimana il Ministro degli Esteri Al Thani aveva dichiarato che il Qatar non avrebbe accettato nessun ultimatum proveniente dall'esterno e che Al Jazeera avrebbe dovuto essere considerata una questione interna.