Golpe in Yemen: presidente agli arresti domiciliari, il premier è fuggito
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Gli insorti sciiti hanno circondato il palazzo presidenziale e conquistato una base missilistica
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Il premier yemenita Khaled Bahhah è fuggito per mettersi in salvo "in un luogo sicuro" dopo che la sede del governo, a Sanaa, è stata circondata dai ribelli sciiti. A riferirlo è la tv Al Arabiya. Gli insorti, che controllano inoltre il palazzo presidenziale, dopo aver tenuto per alcune ore il presidente Abdel Hadi Mansur "agli arresti domiciliari", hanno raggiunto con lui un accordo per porre fine alle violenze a Sanaa.
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Il presidente ha infatti accettato di modificare la costituzione per allargare la presenza dei ribelli in parlamento e nelle istituzioni statali. Lo riferisce l'agenzia di Stato Saba.
Intanto i ribelli hanno conquistato una base militare di missili in una zona a ovest della capitale e hanno posizionato guardie davanti alla casa del presidente dopo averla attaccata nella giornata di martedì.
Si tratta della principale base missilistica del Paese, situata su una collina che sovrasta Sanaa. Intanto, nella capitale sembra essere tornata la calma dopo due giorni di violenti scontri tra le forze governative ed i ribelli Houthi.