INCONTRO AL CREMLINO

Hollande: "Isis nemico in comune" Putin: ok ad alleanza anti-jihadisti

La Russia si dice pronta a cooperare con la Francia e Parigi non pone più veti su Assad. Ma il caso "Ankara" crea ancora problemi

27 Nov 2015 - 00:14

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"E' il momento di assumersi la responsabilità per quanto sta accadendo". Lo ha detto Francois Hollande a Vladimir Putin nell'incontro al Cremlino, incentrato sulla lotta all'Isis. "Dobbiamo creare una grande coalizione contro il nostro comune nemico, Daesh", ha continuato il presidente francese. Putin: "Con la Francia un passo verso la coalizione anti-Isis, pronti a cooperare".

Hollande: "Isis nemico in comune" Putin: ok ad alleanza anti-jihadisti

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Il Cremlino ha confermato a Hollande che la Russia "è pronta a cooperare con la Francia", apprezzando i suoi sforzi per creare una larga coalizione anti terrorismo. "Noi siamo pronti per questo lavoro comune, lo consideriamo assolutamente necessario e in questo senso la nostre posizioni coincidono", ha sottolineato Putin facendo le condoglianze al presidente francese per le vittime degli attentati.

"Ora è arrivato il momento di assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo", gli ha fatto eco Hollande. "Il nostro nemico è Daesh (l'Isis, ndr), ha territori, un esercito e risorse, quindi dobbiamo creare una larga coalizione per colpire questi territori", ha proseguito. "Sono venuto qui a Mosca per vedere come possiamo agire insieme e coordinarci in modo da poter attaccare questo gruppo terroristico, ma anche per raggiungere una soluzione politica per la pace" in Siria, ha quindi voluto precisare.

Hollande non parla dell'uscita di Assad - Ma di fronte a Putin, contrario ad ogni ingerenza esterna sul futuro della Siria, Hollande ha messo in sordina la sua richiesta di una partenza al più presto di Assad, che resta il nodo del contendere, insieme ai bersagli da colpire nei raid: la coalizione a guida Usa continua a chiedere a Mosca di concentrarsi su obiettivi Isis evitando attacchi ai gruppi della cosiddetta opposizione moderata.

Sulla creazione di una coalizione unica che includa Mosca pesano queste divergenze, oltre all'abbattimento del jet russo da parte di una Turchia che Putin non ha esitato a dipingere come complice dell'Isis, esigendo scuse che Erdogan pretende a sua volta dal presidente russo. Resta anche l'incognita degli Usa, allarmati dal dispiegamento nella base russa di Latakia dei missili anti aerei S-400, che ora rendono Mosca padrona dei cieli siriani: non fa che complicare la situazione e non favorisce la lotta all'Isis.

Putin: pronti a cooperare con alleanza - Per combattere contro l'Isis "sarebbe meglio creare una coalizione comune", ma in caso contrario la Russia è pronta "a lavorare anche in un altro formato che sia accettabile per i suoi partner", ha quindi spiegato Vladimir Putin.

"La cooperazione con la Francia è un passo verso la creazione di una coalizione internazionale", ha sottolineato Putin nella conferenza stampa con Hollande dopo l'incontro al Cremlino.

"Esercito Assad alleato naturale contro Isis" - L'esercito del presidente siriano Bashar al-Assad è un "alleato naturale" nella lotta all'Isis. Secondo Putin, è impossibile lottare con successo contro il terrorismo senza forze di terra, e queste possono essere assicurate solo dall'esercito di Assad.

"Destino Assad sia deciso dal popolo siriano" - Il destino di Assad dovrebbe essere nelle mani del popolo siriano", ha ricordato il leader del Cremlino con il presidente Hollande che aveva appena detto che "ovviamente Assad non può avere alcun ruolo" nel futuro della Siria. In questo modo si conferma la diversa visione e la distanza tra alcuni leader occidentali e il governo di Mosca sul ruolo di Assad. "Chi usa i doppi standard col terrorismo ed è coinvolto in attività criminali con lo Stato islamico sta giocando col fuoco".

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