Il Papa in Bolivia: "Economia sia al servizio dei popoli, serve cambiamento"
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"Diciamo no - ha aggiunto il Pontefice - a una economia di esclusione in cui il denaro domina invece di servire"
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"Abbiamo bisogno e vogliamo un cambiamento", in un mondo pieno di guerre e di persone senza diritti. Lo ha detto il Papa al II incontro mondiale dei movimenti popolari, tenutosi in Bolivia. "Il primo compito - ha quindi aggiunto il Pontefice - è mettere l'economia al servizio dei popoli: gli esseri umani e la natura non devono essere al servizio del dio denaro. Diciamo no a una economia di esclusione in cui il denaro domina invece di servire".
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"No a nuovo colonialismo" - "Nostro compito è unire i popoli nel cammino della pace e della giustizia. I popoli vogliono essere artefici del proprio destino, percorrere in pace la propria marcia verso la giustizia", ha quindi aggiunto Papa Francesco, denunciando inoltre "il nuovo colonialismo" e "la concentrazione monopolistica dei mezzi di informazione".
"Attenzione a interessi che distruggono creato" - Per il Pontefice inoltre "non si può consentire che certi interessi, che sono globali ma non universali si impongano, sottomettano gli Stati e le organizzazioni internazionali e continuino a distruggere il creato". Nostro compito di tutti, "forse il più importante, è difendere la nostra madre Terra".