La proposta del ministro May: "Livello divenuto non sostenibile". Vertice Ue d'emergenza convocato per il 14 settembre a Bruxelles
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Il ministro britannico dell'Interno, Theresa May, chiede una riforma della libera circolazione nell'Ue, in modo da autorizzare la permanenza in Inghilterra soltanto a chi possiede un lavoro, chiudendo invece le porte ai disoccupati stranieri dell'Unione, in deciso aumento. La May definisce l'attuale livello dell'immigrazione "non sostenibile", in quanto mette troppa "pressione sulle infrastrutture e i servizi pubblici".
In un editoriale sul Sunday Times, la May sostiene che "ridurre l'immigrazione al netto dall'Ue non significa un mancato rispetto del principio di libera circolazione. Quando è stato inizialmente sancita, libera circolazione significava libertà di spostarsi per lavorare, non libertà di attraversare le frontiere per cercare un lavoro o usufruire delle politiche previdenziali". Secondo il ministro, l'immigrazione dai paesi Ue è più che raddoppiata rispetto al 2010, ed "è per questo che la volontà del governo di rinegoziare la relazione della Gran Bretagna con l'Ue è così importante".
Bruxelles convoca una riunione d'emergenza il 14 settembre - Intanto, per il 14 settembre è stata convocata la riunione ministeriale d'emergenza dell'Unione europea sull'immigrazione. L'appuntamento è stato fissato per "rafforzare la risposta" dell'Ue alla situazione sempre più critica dei migranti. L'incontro, che era stato chiesto dai ministri dell'interno di Francia, Germania e Gran Bretagna, si terrà a Bruxelles nel pomeriggio.