In Marocco un flash mob ricorda il piccolo Aylan con corpi proni sulla spiaggia
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La maglietta rossa, come quella del bimbo siriano, e la testa girata di lato. Trenta persone hanno ricordato così, sdraiate sulla sabbia, il sacrificio della giovanissima vittima
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Maglietta rossa e corpi proni sulla spiaggia, la testa girata di lato e gli occhi chiusi: così, evocando l'immagine diventata il simbolo della crisi dei rifugiati siriani, una trentina di persone ha ricordato sulla spiaggia di Rabat, in Marocco, il piccolo Aylan Kurdi. Anche il tabloid tedesco "Bild" ha deciso omaggiare il bimbo siriano di 3 anni fotografato dopo essere annegato sulla battigia di Bodrum, in Turchia, uscendo oggi senza alcuna foto.
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Il flash mob in ricordo del piccolo è durato una ventina di minuti, attirando l'attenzione di molti bagnanti. Le immagini sono state diffuse dai social network.
Il Bild ha scelto invece di uscire senza foto per dimostrare l'importanza delle immagini dopo il dibattito scattato a proposito dell'opportunità di pubblicare lo scatto che ha raccontato al mondo intero la morte del piccolo. Le foto "svegliano delle emozioni dentro di noi", come scrive il tabloid di Axel Springer. "Ci mostrano momenti belli ma anche crudeli. Ci fanno partecipare ai sentimenti degli altri. Oggi, per dimostrare tutto questo, rinunciamo alle foto".