Per il leader supremo, il ciclismo femminile è contrario alla decenza. Una manciata di signore hanno sfidato la proibizione pubblicando foto in sella
In Iran c'è una nuova norma che limita la libertà delle donne: il leader supremo della rivoluzione islamica ha infatti vietato l'utilizzo delle biciclette da parte del gentil sesso. "Le donne che fanno del ciclismo in pubblico, spesso attirano l'attenzione degli uomini e inducono la società alla corruzione morale e alla dissolutezza", ha dichiarato Ali Khamenei, la massima autorità politica nel paese. "Ciò è contrario alla castità delle donne. È necessario abbandonarla".
Il divieto però, non è stato accettato di buon grado dalla totalità delle donne iraniane: diverse ragazze hanno utilizzato i social network per condividere propri scatti o video realizzati a cavallo di una bici. A guidare la sollevazione è il movimento MyStealthyFreedom, la cui leader Marih Alinejad, vive però, in Gran Bretagna.
In Iran le donne non hanno ancora la possibilità di lavorare o di viaggiare senza il permesso dei mariti. Gli oppositori del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana hanno così commentato situazione: "Questa fatwa e le dichiarazioni risibili del dittatore iraniano, che mostrano tutta la natura integralista dei mullah al potere in Iran, non suscita che derisione e indignazione tra la la popolazione, in particolare tra le donne".
Una settimana prima di esprimersi sull'uso della bicicletta, Khamenei aveva ribadito la propria visione dell'universo femminile: "Il ruolo e la missione della donna è quello di essere madre e di curare la casa".