DILUVIO DI FUOCO

Iraq, le forze speciali avanzano: "Siamo entrati a Mosul" | Media: "Nuovo massacro Isis: uccisi 300 civili"

Secondo Al Sumaria News "50 miliziani sono stati messi a morte per essere fuggiti dal fronte" mentre settemila iracheni sono assediati ad Anah. Intanto in Europa cresce il rischio di attentati

01 Nov 2016 - 08:09
 © ansa

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Le forze speciali irachene hanno sfondato il fronte orientale e sono entrate a Mosul, roccaforte jihadista. Lo ha annunciato il generale Wissam Araji, dei servizi anti-terrorismo. Le truppe sono arrivate in città da Gagjali, il primo sobborgo ad est. Fonti locali riferiscono che il Califfato ha assediato la città millenaria di Anah (l'antica Anatha), nei pressi del confine con la Siria. Mentre i media parlano dell'esecuzione di 300 civili a Moshairefa.

Iraq, forza speciali alla riconquista di Mosul

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Premier iracheno a miliziani Isis: "Arrendetevi o morirete" - "Arrendetevi o morirete". E' l'ultimatum lanciato ai jihadisti dell'Isis a Mosul dal premier iracheno Haidar Al Abadi durante una visita alla città di Shura, 35 chilometri a sud di Mosul, strappata nei giorni scorsi allo Stato Islamico. "Le forze di liberazione irachene - ha aggiunto Abadi - taglieranno presto la testa del serpente a Mosul: il resto delle sacche di Daesh saranno indebolite e saremo in grado di spazzarle via rapidamente". Abadi ha anche fatto appello ai civili di Mosul perché rimangano nelle loro case durante la battaglia.

L'assedio di Anah - L'attacco jihadista alla città irachena di Anah è stato denunciato dal responsabile del distretto Saad Awad in un comunicato citato dai media iracheni. "Settemila civili, in gran parte donne e bambini, sono assediati dall'Isis, che impedisce loro di uscire dalla città perché li vuole usare come scudi umani".

Secondo stime dell'Onu, l'agglomerato urbano di Mosul conta circa un milione e mezzo di abitanti. Responsabili statunitensi valutano che in città siano asserragliati dai 3.000 ai 5.000 jihadisti.

Nuovo massacro Isis a Moshairefa - L'Isis ha "massacrato 300 civili a nord di Mosul, accusandoli di aver collaborato con le forze nemiche": lo dice un esponente del Consiglio di Ninive (Mosul è il capoluogo del Governatorato), Hossam al-Din al-Abbar, citato dai media iracheni. "I plotoni di esecuzione hanno fatto strage nel villaggio di Moshairefa". Nella cittadina di Ninive (sulla sponda orientale del Tigri a Mosul) invece sono stati messi a morte 50 miliziani "fuggiti dal fronte", dopo una sentenza della 'Corte islamica' jihadista, nella base Isis di al-Ghazlani. Lo riferisce la tv Al Sumaria News.

Cresce il rischio attentati in Europa - L'imminente caduta di Mosul potrebbe far rientrare in Europa centinaia di miliziani del Califfo. Per questo motivo le autorità tedesche hanno lanciato una specifica allerta attentati. Il capo dell'ufficio federale tedesco per la Costituzione (BfV), Hans-Georg Maassen, ha dichiarato che, se da un lato la presa dell'importante cittadina da parte delle forze curdo-irachene e internazionali  è certamente un fatto positivo, bisogna valutare la possibilità che "i sostenitori del Califfo possano tornare in Europa e lanciare attacchi violenti".

Maassen ha poi rassicurato che non c'è una minaccia specifica sulla Germania e che in ogni caso i servizi di sicurezza berlinesi sono pronti a prevenire e fronteggiare "diversi scenari", compresi i casi in cui "combattenti ben addestrati possano entrare in azione organizzando in simultanea attacchi suicidi o atti terroristici con fucili d'assalto".

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