Alla plenaria di Strasburgo il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha tenuto il discorso sullo stato dell'Unione
L'Europa "non è in gran forma, possiamo parlare di crisi esistenziale". E' il giudizio del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, nel suo discorso sullo stato dell'Unione. Per Juncker, la disoccupazione "è ancora troppo alta", l'Ue "non è abbastanza sociale, questo lo dobbiamo cambiare" quindi "lavoreremo al pilastro dei diritti sociali". I cittadini, poi, sono "stufi di lotte interne e menzogne: si aspettano risultati".
Juncker ha quindi spiegato che se anche la situazione dei debiti resta alta, si sono ridotti e questo "dimostra che il Patto di stabilità ha avuto effetto, ma non deve diventare patto di flessibilità: deve diventare un patto applicato con flessibilità intelligente".
"Brexit? Ue non è a rischio, ma serve coerenza: si sia europeisti anche nei singoli Parlamenti" - Juncker ha poi affrontato il tema della Brexit. "Molti pensano che sia il principio di un collasso ma vogliamo dire che la Ue non è a rischio anche se siamo dispiaciuti per l'uscita del Regno Unito".
Juncker quindi lancia una stilettata ai governi: "Tenere un discorso europeista qui non è così difficile, ma tutti devono fare discorsi europeisti nei loro parlamenti nazionali. Dire sì con entusiasmo a Bruxelles e poi fare finta di non aver partecipato è il contrario di quello che definisco coerenza. Non dobbiamo più menare per il naso i cittadini europei. Li dobbiamo guardare negli occhi: sono stufi di lotte interne e menzogne. Si aspettano risultati e attuazione di quanto decisivo.
"Massimo impegno contro il terrorismo, registremo chi entra in Ue" - Ricordando gli attacchi terroristici subiti dall'Europa nel 2015 e 2016, Juncker sottolinea: "Un'Europa protettrice è un'Europa che si difende. E dobbiamo difenderci soprattutto contro il terrorismo, questa è la priorità assoluta. Dobbiamo mostrare ai terroristi che non hanno alcuna possibilità di colpire i nostri valori. La nostra tolleranza non può andare a scapito della nostra sicurezza".
Juncker ha quindi spiegato che entro novembre la Commissione proporrà un sistema europeo di informazione sui viaggi: "Ogni volta che uno entra in Ue sarà registrato, luogo, data e motivo dello spostamento", in modo che "questo nuovo sistema automatico ci dirà chi è autorizzato a viaggiare in Ue, prima che arrivi in Ue".
"Mogherini abbia posto al tavolo dei negoziati per la Siria" - Junker ha anche parlato del ruolo della Ue nello scacchiere internazionale. "Federica Mogherini la nostra vicepresidente ed alto rappresentante per la politica estera, sta facendo un lavoro straordinario" e può diventare "la vera ministra degli Esteri dell'Unione europea", per questo "le chiedo di sviluppare una strategia europea per la Siria e deve avere un posto al tavolo sull'avvenire della Siria".
"Raddoppio del piano di investimenti entro il 2020" - Il piano di investimenti ha generato 150 miliardi nello scorso anno, ma "dobbiamo fare di più" e quindi, ha detto Juncker, "propongo di raddoppiare la durata e la capacità finanziaria" dell'Efsi affinché "fornisca almeno 500 miliardi di euro entro il 2020 e 532 miliardi fino al 2022".