Non si ferma l'Intifada dei coltelli. Con la morte di un agente di 19 anni, travolto da un'auto, sale a 12 il bilancio delle vittime israeliane
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Resta alta la tensione in Medio Oriente. Una donna palestinese è stata uccisa dopo aver tentato di colpire con un coltello alcuni soldati a un posto di controllo nei pressi dell'insediamento ebraico di Alfei Menashe, in Cisgiordania. Intanto l'aviazione israeliana ha centrato un obiettivo di Hamas a Sud di Gaza in una reazione al lancio di un razzo da parte di miliziani palestinesi verso il Neghev occidentale. Non ci sarebbero vittime.
Secondo la ricostruzione diffusa del ministero della Difesa israeliano, la ragazza palestinese - Rasha Muhammed Ahmed Ryian, 23 anni di Kalkilya - si è avvicinata ai soldati del check point tra le auto che erano in attesa. Le forze di sicurezza l'hanno notata e le hanno chiesto varie volte di fermarsi ma senza esito.
Allora hanno sparato colpi di avvertimento in aria, ma la ragazza ha estratto un coltello dalla borsa e le forze di sicurezza - ha spiegato il ministero, citato dai media - hanno aperto il fuoco uccidendola. Nel biglietto di addio c'era scritto: "Faccio questo con mente lucida, in difesa della Nazione, dei giovani e delle giovani. Non posso più sopportare quello che vedo".
Intanto è morto nella notte l'agente della guardia di frontiera israeliana Benyamin Yaakubovic, 19 anni, che era stato travolto da un'automobile palestinese mercoledì a Hebron (Cisgiordania). Il giovane era stato ricoverato in un ospedale di Gerusalemme. Sale così a 12 il bilancio delle vittime israeliane di attentati palestinesi dall'inizio di ottobre. Nel frattempo si sono consegnati alla polizia dell'Anp due palestinesi che domenica hanno accoltellato un ebreo ortodosso in Cisgiordania, ferendolo in modo grave.