La vittoria del leader di En Marche! accolta positivamente anche da Forza Italia. Salvini: "Grazie Marine, chi lotta non perde mai"
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Il sollievo del governo, l'esultanza del Pd e la soddisfazione di chi, come FI, da tempo professa scetticismo nei confronti dell'estremismo della Lega. La vittoria di Emmanuel Macron trova in Italia molti sorrisi e pochi sconfitti e viene accolta con un "evviva" dal premier Paolo Gentiloni che twitta: "Una speranza si aggira per l'Europa".
Salvini: "Grazie Marine Le Pen, chi lotta non perde mai" - Chi, invece, come Matteo Salvini e Giorgia Meloni aveva sostenuto sin dall'inizio "Madame Frexit", punta a esorcizzare la sconfitta. "Grazie Marine Le Pen, chi lotta non perde mai", è il saluto che il leader della Lega rivolge alla candidata sconfitta.
Il governo italiano festeggia Macron - Dalle parti di Palazzo Chigi e del Nazareno, invece, si respira un'aria di festa. La vittoria di Macron, è il messaggio all'unisono che proviene dal governo, dal Pd e anche dagli alleati centristi, rafforza l'Ue e affievolisce le tanto temute spinte euroscettiche. "Brinda la Francia e chi crede nell'Europa, nel libero mercato, nella solidarietà", sottolinea il ministro degli Esteri Angelino Alfano.
Renzi: "Straordinaria pagina di speranza per l'Ue" - "La vittoria di Macron scrive una straordinaria pagina di speranza per la Francia e per l'Europa", è l'esultanza del neo segretario del Pd Matteo Renzi che proprio a "En Marche!" ha ispirato la sua campagna congressuale.
E in nome di un'Europa che cambi rotta sulla scia del voto francese esultano anche gli ex premier Mario Monti e Enrico Letta che festeggia al Louvre assieme ai sostenitori di "En Marche". Anche a Roma gli europeisti riuniti nella sede di Forza Europa (presenti, tra gli altri, il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova e il ministro per la Coesione Territoriale Claudio De Vincenti) festeggiano con tanto di pizza con la scritta "Forza Macron" in mozzarella.
C'è, inoltre, un altro fattore del voto francese che Renzi sottolinea parlando domenica mattina all'assemblea nazionale Pd, quello del ballottaggio: "Guardo il voto e rosico perché avrebbe dato ai cittadini la possibilità di scegliere" anche in Italia, spiega. E nella testa dell'ex premier, lo scenario delle elezioni italiane potrebbe in qualche modo ricordare quello francese: con il Pd nella parte di "En Marche!" e il M5S in quella del Front National.
Grillo: "Un terzo degli elettori vuole disfarsi dell'Ue" - Il commento del leader del M5s, Beppe Grillo, arriva solo lunedì a tarda mattinata. "La vera notizia è che nella speranza di disfarsi di questa Europa, più di un terzo dei votanti ha scelto l'estrema destra e più di un terzo dei francesi non si sente rappresentato con l'astensionismo oltre il 25% (record storico dal 1969) e con il record storico assoluto di schede bianche, il 12% - scrive Grillo sul suo blog -. Considerando che in Francia l'euro, la globalizzazione e le banche non hanno potuto fare disastri paragonabili a quelli perpetrati a danno dei diritti dei cittadini in Italia, dovrebbe essere chiaro quanto è pesante quel 34%".
Forza Italia: "Gli estremismi non portano alla vittoria" - La vittoria di Macron vede l'esultanza di Forza Italia: "Il voto dimostra che gli estremismi non portano alla vittoria", è il refrain degli esponenti azzurri secondo il quale il centrodestra deve presentarsi "unito e ancorato al centro". Del resto, in un'intervista a La Stampa Silvio Berlusconi lancia un chiaro messaggio a Salvini: "Le Pen non ha i nostri valori".
E la sinistra? Pressoché orfana di "leader" al ballottaggio francese da un lato tira un sospiro in chiave anti-xenofoba ma con Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana avverte: "Macron non è la soluzione, ora tocca alla sinistra ricostruire un'alternativa".