Il portavoce del governo francese ribadisce: "Non cadiamo nella trappola. Forniremo una soluzione solo attraverso la cooperazione tra Stati membri". E Marine Le Pen tuona: "La nave non deve entrare"
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Il governo francese risponde in modo evasivo alla richiesta della Aquarius, la nave gestita dalla Ong Sos Mediterranee, di accogliere "a titolo eccezionale" i 58 migranti attualmente a bordo dell'imbarcazione, che fa rotta verso il porto di Marsiglia. "Cerchiamo una soluzione europea secondo il principio del porto sicuro più vicino", affermano fonti vicine al premier, Edouard Philippe.
Contro l'Aquarius alza il muro anche il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux: "L'umanità, significa lasciare attraccare la nave nel porto più vicino e più sicuro. E' attraverso la cooperazione con i nostri partner europei che forniremo una soluzione. Non cadiamo nella trappola che alcuni ci tendono", sottolinea Griveaux.
Le Pen: "L'Aquarius non deve attraccare a Marsiglia" - "Volendo fare di Marsiglia il loro porto di arrivo, i passeurs dell'Aquarius vogliono mettere i francesi di fronte al fatto compiuto. E' inammissibile. L'Aquarius non deve attraccare": lo scrive la presidente del Rassemblement National (ex Front National), Marine Le Pen, in un tweet pubblicato dopo la richiesta.
La richiesta di aiuto - Dirigersi verso Marsiglia "è l'unica opzione che abbiamo" per permettere all'Aquarius di "continuare la sua missione" di salvataggio dei migranti, ha spiegato il direttore di Sos Mediterranee, Frederic Penard. A bordo ci sono 47 migranti salvati domenica mentre erano alla deriva nelle acque internazionali, e altri recuperati nei giorni precedenti. L'intenzione è quella di chiederne, "a titolo eccezionale", lo sbarco nel porto del sud-est della Francia, "l'unico dal quale possa ripartire di nuovo". Al momento è impossibile prevedere "quando la nave arriverà" sulle coste francesi, ha spiegato Penard. Ma l'imbarcazione, per ora al largo della Libia, si trova attualmente a "circa quattro giorni" di viaggio da Marsiglia, ha precisato il presidente della Ong in Francia, Francis Vallat.
Dall'inizio della crisi scatenata quest'estate dalla chiusura dei porti italiani ai migranti la Francia non ha mai accettato di far sbarcare navi umanitarie, sostenendo che in virtù del diritto marittimo i naufraghi devono essere sbarcati nel "porto sicuro" più vicino. A giugno la stessa nave era stata al centro di una crisi diplomatica dopo avere recuperato 630 migranti al largo della Libia: allora sbarcarono in Spagna a seguito del rifiuto di Italia e Malta di accettarli. Lo scenario si è ripetuto ad agosto per 141 migranti sbarcati poi a Malta.