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RIUNIONE A LUSSEMBURGO

Migranti, gli Stati orientali: no a quoteUngheria, forzato blocco: un morto

Mentre sembra allontanarsi la possibilità di trovare una soluzione comune all'emergenza, l'Unhcr avverte: "I rifugiati da ricollocare sono 200mila". Profughi in marcia da Budapest a Vienna - FOTO

04 Set 2015 - 19:15

    © -afp

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Sul tema dell'immigrazione l'Europa si spacca in due al vertice informale dei ministri degli Esteri in Lussemburgo. Se da una parte Italia, Francia e Germania premono per "agire in modo decisivo e conforme ai suoi valori" con un documento che chiede di rivedere il sistema d'asilo, il fronte contrario alle quote (Ungheria, Polonia, Rep. Ceca e Slovacchia) resta compatto. In Ungheria i migranti forzano un blocco: si teme un morto.

Gentiloni: "Bisogna ridiscutere il regolamento di Dublino" - "Dobbiamo ridiscutere le regole della convenzione di Dublino, partendo da uno dei suoi pilastri: quello secondo cui si è obbligati a fare richiesta d'asilo nel Paese di primo arrivo e non in Europa". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sull'emergenza immigrazione. "Altrimenti finiremo per ridiscutere Shenghen e la libertà di movimento e circolazione nell'Unione europea. Una cosa che sottolineerebbe l'incapacità delle classi dirigenti europee. Il governo italiano farà di tutto per impedire che si arrivi a questo".

Unhcr: "Bisogna ricollocare 200mila profughi" -
L'Alto commissario Onu per i rifugiati Antonio Guterres intervenendo sull'emergenza immigrazione ha esortato l'Ue a mettere in atto un "programma di ricollocazione di massa con la partecipazione obbligatoria di tutti gli Stati membri per un numero stimato di circa 200mila rifugiati". "L'Europa sta affrontando il più grande afflusso di migranti degli ultimi decenni" e servono "misure urgenti e coraggiose", ha ribadito.

In Ungheria 3.313 arrivi nelle ultime 24 ore -
Record di arrivi in Ungheria dove nelle ultime 24 ore sono giunti 3.313 migranti e profughi provenienti per lo più da Siria, Afghanistan, Pakistan.

Pentagono: "Crisi enorme, servono risore per i prossimi 20 anni"
- L'esodo di migranti e rifugiati dalla Siria e dal Nordafrica verso l'Europa è "un'emergenza enorme, una crisi reale". A sostenerlo è il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore delle forze armate Usa. Dempesy si è detto "preoccupato" e ha sottolineato la necessità di agire "sia unilateralmente sia con gli alleati", poiché quello dei migranti è "un problema generazionale", per affrontare il quale servono risorse per i prossimi 20 anni.

Putin: "Colpa dell'Occidente e delle sue politiche" - La Russia ha spesso messo in guardia contro i principali problemi che l'Europa si sarebbe trovata ad affrontare in conseguenza delle politiche occidentali in Medio Oriente e Nord Africa e del terrorismo jihadista, così che la crisi dei migranti in Ue non è una sorpresa. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'emittente Russia Today.

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