Circa 350 gli agenti schierati dall'Austria alla frontiera. Uno degli organizzatori è stato bloccato, condotto in caserma e subito rilasciato
I manifestanti erano circa 300, i poliziotti austriaci almeno 350. E' questo lo scenario nel quale si è svolta una manifestazione, promossa dai centri sociali e da Sinistra italiana, contro l'ipotizzata chiusura ai migranti del valico italo-austriaco del Brennero: una protesta caratterizzata da momenti di alta tensione, con getti di spray al peperoncino da parte delle forze dell'ordine e dal fermo di uno degli organizzatori, Giammarco De Pieri.
De Pieri: "E' stato un sequestro politico di persona" - "E' stato un sequestro di persona politico. L'unica accusa è di aver parlato al megafono e di aver agitato le braccia", ha detto De Pieri, leader del centro sociale Tpo di Bologna, rilasciato poco dopo. "Il fermo - ha aggiunto - è stata un'azione di polizia imprevista, immotivata, illogica, brutta. E' un problema anche di diplomazia: non esiste che un cittadino italiano venga trattato così".
L'imponente dispiegamento di forze austriaco - L'imponente spiegamento di forze austriaco era stato annunciato da giorni ed era stato organizzato anche allo scopo di evitare quanto accaduto il 3 aprile scorso, quando, durante una marcia dei centri sociali, vi erano stati dei tafferugli tra i dimostranti e i pochissimi agenti presenti al valico. Stavolta invece l'Austria ha fatto sul serio, facendo convergere al passo del Brennero, dove a tratti è caduta una sottile nevicata, poliziotti da tutto il circondario, con tanto di cani e due grandi idranti blindati che sono stati schierati contro i dimostranti.
I disordini tra polizia e manifestanti - La manifestazione è partita dalla stazione ferroviaria di Brennero, in territorio italiano, e si è mossa ordinatamente fino ad attraversare il confine. Qui, a pochi metri dalla linea di frontiera, la polizia austriaca aveva montato sulla strada statale delle transenne per bloccare il transito, precedute da un nastro bianco e rosso. Quando i dimostranti sono giunti di fronte ai poliziotti hanno strappato il nastro e lanciato alla volta degli agenti alcuni oggetti, ombrelli e giubbotti salvagente che portavano con sé.
Il fermo e il rilascio di De Pieri - Le forze dell'ordine hanno risposto con lanci di spray urticante, che ha raggiunto le prime file del corteo. Dopo accesi cori di protesta, i manifestanti sono tornati indietro, diretti di nuovo verso l'Italia. E qui, a pochissima distanza dal confine, è stato fermato De Pieri. Dai lati del corteo è penetrato un drappello di una quindicina di agenti, con equipaggiamento anti sommossa, che ha raggiunto la testa della manifestazione dove si trovava il giovane. De Pieri è stato quindi afferrato per le braccia e gli agenti lo hanno trascinato via alla volta di un furgoncino della polizia. I manifestanti hanno organizzato un sit-in sul luogo del fermo, chiedendo a gran voce il rilascio del giovane, avvenuto dopo parecchie decine di minuti.
Sinistra italiana: "Provvedimento immotivato e grave" - A condurre le trattative è stato il parlamentare di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, che ha informato dell'accaduto anche il Governo e protestato duramente, parlando di un provvedimento "immotivato e grave", "indegno di un Paese Ue". Di parere opposto Roberto Calderoli (Lega Nord), che plaude all'"arresto" ed invita a prendere "esempio dall'Austria dove quando uno rompe le scatole viene preso e ingabbiato per fargli calmare i bollori".