Sanchez: "La nave può attraccare a Valencia. Eʼ un dovere evitare la catastrofe". Salvini esulta: "Alzare la voce paga"
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La Spagna ha dato la sua disponibilità ad accogliere l'Aquarius, con a bordo 629 migranti. Il premier Sanchez: "La nave può attraccare a Valencia. E' un dovere evitare la catastrofe umanitaria". Su Facebook il ministro dell'Interno Salvini esprime soddisfazione e parla di vittoria: "Alzare la voce paga". Ma quando la "crisi" sembra risolta arriva l'allarme del team di Sos Méditerranée a bordo di Aquarius: "Non è possibile arrivare in Spagna".
"Allo stato attuale Aquarius non può andare in Spagna", sostengono i membri della Ong, secondo quanto riferisce in un tweet Anelise Borges, la giornalista di Euronews anche lei imbarcata sulla nave. "Non è sicuro per la nave, per l'equipaggio e per le persone soccorse", aggiungendo che il tempo sta peggiorando e dunque "sarebbe un rischio per tutti a bordo".
[1/2] UPDATE Le MRCC espagnol a proposé d’accueillir l’#Aquarius à #Valence. Cette mobilisation est un signe très positif mais atteindre l’Espagne prendrait plusieurs jours. Avec 629 personnes à bord et une météo qui se détériore, la situation risquerait de devenir critique.
— SOS MEDITERRANEE France (@SOSMedFrance) 11 giugno 2018
#LIVE from #Aquarius: Weather forecast for the next few days over the potential route to Spain. Waves of over two meters. Taking an overcrowded ship through this is a -crazy idea-according to teams onboard. pic.twitter.com/OYqKjaTwEl
— Anelise Borges (@AnneliseBorges) 11 giugno 2018
Il "salvataggio" spagnolo - Nonostante l'allarme lanciato dalla Ong al momento l'opzione spagnola è l'unica ufficialmente sul piatto. E il premier Pedro Sanchez con la disponibilità data ha salvato di fatto la faccia dell'Europa, raccogliendo il monito lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, citando il suo predecessore Giuseppe Saragat, aveva detto che il volto della democrazia "deve essere umano".
La fine del braccio di ferro tra Malta e Italia, Salvini: "Alzare la voce paga" - A sorpresa, nel pomeriggio di lunedì, Sanchez ha invitato la nave Aquarius, gestita da Sos Méditerranée, ad attraccare nel porto spagnolo di Valencia, mettendo fine al lungo braccio di ferro tra Italia e Malta. Se il premier Giuseppe Conte ha ringraziato, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che il braccio di ferro l'ha iniziato, ha rivendicato la sua scelta: "Evidentemente, alzare garbatamente la voce paga. Cosa che l'Italia non faceva da tempo immemore - ha detto il leader del Carroccio -. Abbiamo aperto un nuovo fronte per la politica dell'immigrazione a livello continentale. E' un primo e importante segnale del fatto che la situazione non può continuare cosi'".
Salvini, tra le altre cose, ha sottolineato inoltre che sulla vicenda il governo è rimasto "compatto, alla faccia di chi trovava spaccature tra Lega e M5S". E in effetti è sembrata solida l'intesa con l'altro ministro competente in questi casi, il pentastellato Danilo Toninelli, che gestisce porti e aerporti italiani. E anche il vicepremier M5s, Luigi Di Maio, ha rimarcato che, proprio con questo atto di forza, "l'Italia non è più sola, e ci auguriamo che gli altri leader euopei seguano l'esempio di Sanchez".
Da Bruxelles, dove la crisi viene osservata con preoccupazione, si plaude al gesto di Madrid: "Questa è la vera solidarietà messa in pratica", ha twittato il commissario Ue per le Migrazioni, Dimitris Avramopoulos. All'Onu il segretario generale Antonio Guterres si è lanciato in un appello per il "pieno rispetto delle leggi internazionali sui rifugiati".
Ma per Aquarius è ancora emergenza, la nave a 4 giorni di navigazione da Valencia - Già prima dell'allarme lanciato nella serata di lunedì dal personale di Sos Méditerranée a bordo dell'Aquarius, la possibilità per la nave di raggiungere la Spagna era stata messa in dubbio da Sophie Beau, direttrice generale dell'Ong, che aveva fatto sapere che per percorrere i 1.300 km che separano la nave dalle coste spagnole sono necessari circa 4 giorni: quattro giorni in cui si dovranno nutrire le circa 700 persone a bordo, 7 delle quali sono donne incinte.
Il premier di Malta, Joseph Muscat, ha fatto arrivare sulla nave scatoloni con pasta, bottigliette d'acqua, merendine. Ringraziando il collega spagnolo, Muscat ha sottolineato che bisognerà sedersi attorno ad un tavolo per affrontare questa "questione europea".
A "rischio" l'approdo per la "Sea Watch 3" - Il tema si riproporrà a breve con la "Sea Watch 3", nave gestita dalla omonima Ong tedesca. Questa imbarcazione, ad una trentina di miglia al largo della Libia, potrebbe recuperare nuovi migranti, e scatenare ulteriori polemiche. Ma la linea di Salvini non sembra cambiare: "Subirà la stessa reazione, garbata, educata, ma ferma, da parte del governo italiano", ha fatto sapere il ministro.
Toninelli: "Salveremo sempre vite, ma l'Ue cambi" - "E' necessario, stavolta, che tutti comprendano che il diritto internazionale non può prevedere un'Italia abbandonata a se stessa. Noi salveremo sempre le vite umane, ma Malta è la spia di un'Europa che deve cambiare". Lo scrive su Twitter il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. "Le condizioni a bordo sono buone, ci sono viveri e stiamo aspettando l'ufficialità della risposta di Malta. Certamente per alcuni giorni ci saranno viveri a sufficienza e a breve ci sarà evidentemente una risposta. Noi chiediamo che vengano aperti i porti degli altri Paesi", aggiunge.
Verso Catania nave Guardia Costiera con 900 a bordo - E' diretta verso Catania, dove arriverà entro martedì sera, la nave Diciotti con a bordo oltre 900 migranti, recuperati in sette diversi interventi di soccorso. Sull'imbarcazione della Guardia Costiera anche due cadaveri.