Nucleare, l'Iran dice addio alle sanzioniScambio prigionieri con Usa e acquisti in Ue
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L'Aiea conferma: Teheran sta rispettando i patti. Rohani: "Pagina d'oro". Ma Israele non festeggia: "Si apre pericolosa epoca". La scheda: i punti dell'intesa
L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) ha affermato che l'Iran ha rispettato gli impegni assunti con l'accordo siglato il 14 luglio scorso, spianando così la strada alla rimozione delle sanzioni per Teheran. Nel frattempo un segnale di disgelo tra Teheran e gli Usa passa da uno scambio di "prigionieri". Il presidente iraniano Rohani: "Pagina d'oro, grande occasione per lo sviluppo del Paese".
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Secondo il report dell'Aiea l'Iran ha mantenuto le sue promesse che fanno scattare l'applicazione dell'accordo sul nucleare raggiunto a luglio con le potenze del 5+1. Via libera al cosiddetto 'Implementation day': entrerà in vigore l'accordo sul nucleare e comincerà la graduale rimozione delle sanzioni internazionali che pesano sull'Iran.
A Vienna il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, l'Alta rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Federica Mogherini e il segretario di Stato americano John Kerry. Zarif era certo che le sanzioni sarebbero state rimosse e lo aveva annunciato ai media iraniani: "Oggi è un buon giorno per il popolo iraniano" ed "è anche un giorno molto buono per la regione" perché "si è risparmiato un conflitto non necessario".
Kerry: via sanzioni Usa - L'Iran ha rispettato i suoi obblighi verso l'agenzia per l'energia nucleare dell'Onu: lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa John Kerry, ordinando che siano rimosse le sanzioni americane legate al nucleare. "Continueremo su questa strada in molti Paesi. Oggi possiamo dire di avere un mondo più sicuro. Verificheremo l'accordo negli anni seguenti. Abbiamo dimostrato che è sempre meglio seguire la diplomazia e questo è un imperativo". Ha aggiunto John Kerry.
Obama firma ordine esecutivo revoca sanzioni - Il presidente Usa Barack Obama ha firmato l'ordine esecutivo per revocare le sanzioni all'Iran legate al suo programma nucleare.
Rohani: "Una vittoria gloriosa" - L'accordo sul nucleare rappresenta "una vittoria gloriosa" per l'Iran. E' quanto ha twittato il presidente iraniano Hassan Rohani.
#ImplementationDay--I thank God for this blessing & bow to the greatness of the patient nation of Iran. Congrats on this glorious victory!
— Hassan Rouhani (@HassanRouhani) 16 Gennaio 2016
#ImplementationDay, it's now time for all—especially Muslim nations—to join hands and rid the world of violent extremism. Iran is ready.
— Javad Zarif (@JZarif) 16 Gennaio 2016
Usa e Iran si scambiano i prigionieri - Nel frattempo Stati Uniti e Iran annunciano uno scambio di prigionieri: Teheran ha liberato cinque cittadini con doppia nazionalità, iraniana e statunitense, fra cui il giornalista del Washington Post Jason Rezanian, che era agli arresti da luglio 2014; gli Usa dal canto loro libereranno sette detenuti iraniani. La tv di Stato iraniana ha identificato quattro cittadini Usa liberati dall'Iran. Si tratta di Jason Rezaian, giornalista del Washington Post; Saeed Abedini, pastore dell'Idaho; Amir Hekmati, ex Marine di Flint in Michigan; e Nosratollah Khosravi. Diverso il quarto nome fornito dall'agenzia di stampa iraniana Irna, secondo cui il quarto liberato sarebbe l'uomo d'affari Siamak Namazi. Il quinto cittadino americano liberato è invece lo studente Matthew Trevithick, che sarebbe stato rilasciato separatamente. Non compare invece tra i liberati Robert Levinson, l'ex agente dell'Fbi e della Dea scomparso in Iran nel 2007. Le autorità Usa ritengono da anni che Levinson sia morto in prigionia, ma Teheran ha ripetutamente negato di essere a conoscenza della scomparsa dell'uomo, sostenendo di non sapere dove si trovi.
Nuove sanzioni Usa congelate per lo scambio - L'amministrazione Obama aveva nel frattempo congelato le nuove sanzioni ventilate contro Teheran per i suoi recenti test di missili balistici per non compromettere lo scambio di prigionieri. E' uno dei retroscena svelati da alcune fonti che hanno conoscenza della materia e rimbalzati sui media Usa. La decisione di ritardare le sanzioni sarebbe stata presa dopo una telefonata del ministero degli esteri iraniano Javad Zarif, il quale avrebbe ammonito il segretario di Stato John Kerry che la mossa avrebbe potuto far saltare l'accordo sullo scambio dei prigionieri.
Teheran acquista 114 Airbus - E in questo nuovo scenario geopolitico arriva anche l'annuncio, tutto economico, di una mega commessa dell'Iran: acquisterà 114 Airbus (azienda europea). Lo ha annunciato il ministro dei trasporti di Teheran, precisando che l'accordo raggiunto entrerà in vigore appena verranno revocate le sanzioni. Secondo l'agenzia ufficiale iraniana Irna, il ministro Abbas Qakhondi ha detto che i primi aerei sono attesi entro il 20 marzo, per iniziare a sostituire i velivoli iraniani ormai troppo vecchi. L'Iran si era detto pronto ad acquistare diversi aerei da 400 posti nel prossimo decennio.
We're getting to #ImplementationDay. Nothing serious. Diplomacy requires patience, but we all know that it sure beats the alternatives.
— Javad Zarif (@JZarif) 16 Gennaio 2016