IL NUMERO UNO DELLA CASA BIANCA

Obama: "In Siria serve un nuovo leader" Putin: "Combattere l'Isis come Hitler"

In serata il bilaterale a porte chiuse. Il presidente russo: "Dialogo franco e costruttivo". Brindisi e stretta di mano tra i due leader

29 Set 2015 - 13:12

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"Bashar Al Assad ha brutalizzato il suo popolo: l'unica soluzione in Siria deve essere la scelta di un nuovo leader". Ad affermarlo è il presidente Usa Barack Obama parlando all'Assemblea Onu. "Siamo pronti a lavorare con tutti per risolvere il conflitto in Siria, anche con Russia e Iran". Il presidente russo Vladimir Putin, da parte sua, ha replicato chiedendo che contro l'Isis venga creata una coalizione "come contro Hitler".

Obama: "In Siria serve un nuovo leader" Putin: "Combattere l'Isis come Hitler"

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"Mosca non può violare la sovranità dell'Ucraina" - "Ci sono delle potenze internazionali - ha spiegato Obama durante il suo dicorso - che agiscono in contraddizione con il diritto internazionali. C'è qualcuno che ci dice che dovremmo sostenere dei tiranni come Assad, perché l'alternativa è molto peggio". Quindi, dalla questione siriana è passato a parlare di quella ucraina: "Non possiamo stare a guardare mentre la Russia vìola la sovranità dell'Ucraina. Oggi è l'Ucraina, domani potrebbe essere qualche altro Paese. Questo è alla base delle sanzioni Usa imposte alla Russia. Ma non vogliamo ritornare alla guerra fredda, non vogliamo isolare la Russia: vogliamo una Russia forte che collabori con noi per rafforzare il sistema internazionale".

"Gli Usa non possono risolvere da soli i problemi del mondo" -
Obama ha quindi spiegato di essere "alla guida delle maggiori forze armate al mondo, ma gli Usa non possono risolvere da soli" i problemi del mondo. "Dopo la seconda guerra mondiale - ha aggiunto - le Nazioni Unite hanno lavorato con gli Usa per prevenire una terza guerra mondiale. E ora non vogliamo il ritorno alla guerra fredda".

Da Putin nessuna parola sull'Ucraina -
Quando è stato il suo turno di prendere la parola, in quello che è stato il suo primo intervento all'Onu in 10 anni, Vladimir Putin ha ignorato il riferimento all'Ucraina, e per quanto riguarda la Siria ha a propria volta lanciato accuse all'Occidente: "Consideriamo - ha spiegato, con chiaro riferimento ai blitz in Siria senza autorizzazione Onu - i tentativi di indebolire la legittimità dell'Onu estremamente pericolosi". E per quanto riguarda la politica americana in Siria "è un errore non cooperare con il governo siriano" di Bashar Assad perché "nessuno, a parte le forze di Assad, sta veramente combattendo contro l'Isis e i gruppi terroristi in Siria".

Stretta di mano e brindisi tra Obama e Putin al pranzo a margine dell'assemblea dell'Onu

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Agli Usa: "Pericoloso armare i terroristi" - Putin, quindi, ha puntato il dito contro gli Usa spiegando che "è pericoloso dare le armi ai ribelli e giocare con i terroristi. L'Isis non è nato dal nulla. E' stato finanziato e sostenuto". Ora, comunque, "non possiamo permettere a questi criminali che hanno le mani sporche di sangue di continuare a perpetrare il male". E per questo il presidente russo ha chiesto la costituzione di "una coalizione internazionale come quella che si creò contro Hitler durante la Seconda guerra mondiale".

L'Ucraina lascia l'aula - Durante il discorso di Putin, la delegazione ucraina ha lasciato in segno di protesta la sala dell'assemblea generale dell'Onu. Domenica tutti i membri della delegazione russa tranne uno erano usciti dalla sala durante il discorso del presidente ucraino Petro Poroshenko a un summit sullo sviluppo sostenibile.

Il brindisi a pranzo, poi il bilaterale -
Dopo aver parlato al Palazzo di Vetro, Obama e Putin si sono stretti la mano e hanno brindato al pranzo per i capi di Stato tradizionalmente offerto in apertura dell'Assemblea Generale dell'Onu. Poi l'atteso bilaterale a porte chiuse, a un anno e mezzo dall'ultimo faccia a faccia. L'incontro, durato 95 minuti, "è stato sorprendentemente franco, costruttivo. Possiamo lavorare insieme", ha dichiarato Putin al termine. "Eventi come questi sono utili, informali e produttivi", ha aggiunto.

Putin non esclude raid aerei congiunti in Siria -
"Obama e Hollande non sono cittadini siriani. Non possono decidere sul futuro del Paese", ha sottolineato Putin che però non ha escluso di unirsi ai raid aerei contro l'Isis in Siria: "Ogni nostra azione sarà fatta solo se in linea col diritto internazionale". "Ne abbiamo parlato. Ci stiamo pensando e non escludiamo nulla", ha sottolineato al termine dell'incontro con Obama. Escluso invece un coinvolgimento di Mosca nelle operazioni di terra in Siria.

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