Papa Francesco interviene al Congresso Usa "Vita è sacra, abolire la pena di morte"
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Prima volta di un Pontefice al Parlamento statunitense. Il discorso di Bergoglio interrotto da tanti applausi ma deputati e senatori si sono divisi sulla pena capitale
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E' iniziata e finita con due standing ovation la storica visita di Papa Francesco nell'aula del Congresso Usa, a Washington. Bergoglio è stato il primo Pontefice a rivolgersi al Parlamento degli Stati Uniti. "Sono un figlio di questo grande continente", ha detto il Papa iniziando il suo discorso in cui ha poi chiesto esplicitamente "l'abolizione globale della pena di morte: ogni vita è sacra, ogni persona ha inalienabile dignità".
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"La società può solo beneficiare dalla riabilitazione di coloro che sono condannati per crimini", ha aggiunto rafforzando così l'appello dei vescovi Usa ad abolire la pena capitale e offrendo "sostegno a tutti coloro che sono convinti che una giusta e necessaria punizione non deve mai escludere la dimensione della speranza e l'obiettivo della riabilitazione" (qui il discorso integrale).
Le parole di Francesco sulla pena di morte sono state però accolte da un tiepido applauso da parte di deputati e senatori.
"Non avere paura degli stranieri" - "Noi, gente di questo continente, non abbiamo paura degli stranieri, perché molti di noi una volta eravamo stranieri. Vi dico questo come figlio di immigrati, sapendo che anche tanti di voi sono discendenti di immigrati. Quando lo straniero in mezzo a noi ci interpella, non dobbiamo ripetere i peccati e gli errori del passato", ha detto ancora.
"No a fondamentalismo" - "Nessuna religione è immune da forme di inganno individuale o estremismo ideologico. Questo significa che dobbiamo essere particolarmente attenti ad ogni forma di fondamentalismo, tanto religioso come di ogni altro genere", ha poi detto.
"Solidarietà contro crisi e ingiusitizie" - "Fare appello al coraggio e all'intelligenza per risolvere le molte crisi economiche e geopolitiche di oggi". Questa la ricetta che il Papa offre ai deputati e senatori statunitensi. "Perfino in un mondo sviluppato gli effetti di strutture e azioni ingiuste sono fin troppo evidenti. I nostri sforzi devono puntare a restaurare la pace, rimediare agli errori, mantenere gli impegni, e così promuovere il benessere degli individui e dei popoli. Dobbiamo andare avanti insieme, come uno solo, in uno spirito rinnovato di fraternità e di solidarietà, collaborando generosamente per il bene comune".
"Mai imitare la violenza dei tiranni assassini" - "Imitare l'odio e la violenza dei tiranni e degli assassini è il modo migliore di prendere il loro posto". E' il monito lanciato dal Pontefice durante il suo discorso, pronunciato in lingua inglese: "La nostra, invece, dev'essere una risposta di speranza e di guarigione, di pace e di giustizia".
"Fermare il commercio delle armi" - Papa Francesco ha anche chiesto espressamente di "fermare il commercio delle armi. Perché armi mortali sono vendute a coloro che pianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui e società? Purtroppo, la risposta, come tutti sappiamo, è semplicemente per denaro: denaro che è intriso di sangue, spesso del sangue innocente", ha detto.
La conclusione: "Dio benedica l'America" - Papa Francesco ha così concluso il suo intervento: "Dio benedica l'America". Ed è subito scattata la standing ovation finale.
Seconda tappa a New York - Il Pontefice è poi volato a New York, seconda tappa della sua visita negli Stati Uniti.
Clicca qui per leggere il discorso integrale del Papa