Nel mirino soprattutto i depositi di greggio in mano allo Stato Islamico, con danni per un milione e mezzo di dollari al giorno.
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La Russia ha raddoppiato il numero di aerei utilizzati nei raid e nei bombardamenti in Siria. I caccia sono ora saliti a 69. Lo ha detto il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, precisando che Mosca nelle operazioni contro l'Isis si serve anche di dieci navi da guerra, di cui sei schierate nel Mediterraneo. Nel mirino i depositi di petrolio in mano allo Stato Islamico, con danni per un milione e mezzo di dollari al giorno.
Secondo il ministro della Difesa russo gli aerei di Mosca hanno infatti distrutto negli ultimi giorni 15 depositi e centri di raffinazione di petrolio e 525 autocisterne.
Intanto il Cremlino ha iniziato a interagire con le forze armate francesi nell'operazione contro "i terroristi" in Siria. "Abbiamo iniziato a organizzare l'interazione con le forze armate francesi secondo i Suoi ordini", ha detto Shoigu rivolgendosi a Putin. Escluso un intervento delle proprie forze di terra in Siria. "Assolutamente no" ha risposto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
Mosca: 1.400 tonnellate bombe in 4 giorni - Negli ultimi quattro giorni, la Russia ha lanciato oltre 100 missili da crociera, sia da aerei che da navi, e ha sganciato 1.400 tonnellate di bombe "contro i terroristi in Siria". Lo ha riferito il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu, al leader del Cremlino, Vladimir Putin. Oltre 600 guerriglieri dell'Isis sono stati annientati negli attacchi dell'aviazione russa con missili da crociera "su uno degli obiettivi vicino a Deir ez-Zor", in Siria.