"I responsabili verranno puniti", dice il diplomatico. La salma sabato a Roma. Il Times: "Ferite su cadavere? Segni degli abusi della polizia". Sul Manifesto l'ultimo articolo di Giulio: Al Sisi e la repressione
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"E' importante non dare a certi nemici l'opportunità di strumentalizzare la morte del giovane" Giulio Regeni e "minare così i rapporti stabili e eccellenti fra i nostri Paesi". Così l'ambasciatore egiziano in Italia, Amr Helmy, parlando del caso del 28enne friulano torturato e ucciso a Il Cairo. "Identificheremo i responsabili e li puniremo", ha aggiunto. Intanto la polizia egiziana ha arrestato due persone sospettate dell'omicidio del giovane.
Fonti della sicurezza de Il Cairo hanno escluso "che l'omicidio Regeni abbia riferimenti terroristici o politici", sostenendo che "si tratterebbe di un atto criminale".
Nella serata di giovedì, ricorda l'ambasciatore Helmy, il presidente Abdel Fattah Al Sisi ha telefonato al premier Matteo Renzi, presentando il profondo cordoglio dell'Egitto per la morte del ricercatore.
L'episodio, afferma, "ha scioccato i nostri popoli. Da parte mia, rinnovo le condoglianze del governo egiziano alle istituzioni e al popolo italiano e ai familiari del giovane".
Sabato la salma del ricercatore 28enne arriverà alle 13 a Roma Fiumicino. Sul corpo di Regeni sarà effettuata l'autopsia così come è stato disposto dalla Procura di Roma che indaga per omicidio volontario.
Sabato sit-in a Il Cairo - Per Giulio Regeni, il dottorando italiano trovato morto a Il Cairo, si mobilita anche il popolo dei social network. Amici ed attivisti sono infatti stati invitati tramite un sito egiziano a portare fiori per un sit-in sabato pomeriggio alle 16 davanti alla sede dell'ambasciata italiana nella capitale egiziana. "Giulio Regeni è uno di noi. E' morto come uno di noi. E' stato rapito, torturato e ucciso come molti altri egiziani", spiega il messaggio. la manifestazione è stata organizzata dal gruppo The Janunarians, il cui nome si rifà al 25 gennaio 2011, data della rivolta contro Mubarak.
Il NY Times: "Omicidio brutale, gelo relazioni Italia-Egitto" - Un omicidio brutale che gela le relazioni tra Italia ed Egitto. Così il New York Times a pagina 3 racconta la morte di Giulio Regeni, sottolineando la reazione e l'ira di Roma "profondamente scettica sul fatto che l'Egitto sia in grado o abbia la volontà di trovare gli assassini". Il quotidiano parla quindi di "complicazioni, seppur taciute" nei rapporti tra Roma e Il Cairo, anche perché - si evidenzia - le bruciature di sigarette trovate sul corpo di Regeni, così come i segni di un colpo alla testa, sarebbero "i segni distintivi degli abusi frequentemente associati alle forze di sicurezza egiziane". Il Times parla quindi di "preoccupazioni crescenti per l'impunità" di cui godono queste forze speciali del regime di al Sisi.