Virginia, reporter tv uccisi in direttaKiller filma, posta sui social e si suicida
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Alison Parker e Adam Ward facevano parte di una troupe di un'emittente locale. Il killer, che aveva lavorato nella stessa tv, ha ucciso entrambi e, dopo la fuga, si è sparato morendo poi in ospedale. La Casa Bianca: "Serve stretta sulle armi"
Virginia sotto shock: una reporter e un cameraman, Alison Parker e Adam Ward, sono stati uccisi in diretta televisiva. A sparare un dipendente 41enne della stessa tv delle vittime. L'uomo, afroamericano, si chiamava Vester Lee Flanagan, di Roanoke. Dopo una breve fuga, ha tentato il suicidio ferendosi gravemente ed è morto in ospedale. In precedenza aveva filmato il delitto e postato sui social i motivi del gesto, accusando la reporter di razzismo.
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La giornalista aveva 24 anni, mentre l'operatore 27. Facevano parte di una troupe della Wdbj, emittente locale, e stavano effettuando un'intervista live nella località di Moneta.
Il killer: "Vendetta per la strage di Charleston" - L'uccisione di due reporter in Virginia sarebbe un atto per vendicare la strage nella chiesa di Charleston, dove il 17 giugno furono assassinati nove afroamericani. A spiegarlo sarebbe lo stesso killer nel documento inviato via fax alla Abc, come riporta l'emittente tv. "Perché ho fatto questo?", si legge nel documento. "Ho pagato la caparra per la pistola il 19 giugno. La sparatoria nella chiesa di Charleston è avvenuta il 17 giugno", racconta Vester Lee Flanagan, aggiungendo: "Quello che mi ha mandato fuori di testa è stata quella sparatoria. E sui miei proiettili ho inciso le iniziali delle vittime".
L'autore del carteggio - che in alcuni tratti appare delirante - scrive poi di aver sofferto di discriminazione razziale, molestie sessuali e di essere stato oggetto di bullismo sul lavoro: "Ho tutto il diritto di essere arrabbiato, e la strage della Chiesa di Charleston è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso". Citati poi nelle 23 pagine inviate alla emittente anche gli autori delle stragi di Virginia Tech e della Columbine High School.
Killer spiega il gesto su Twitter - L'uomo ha spiegato così il suo gesto su Twitter: "Alison ha fatto commenti razzisti. L'hanno assunta dopo questo?", ha postato sul social media riferendosi alla reporter uccisa. "Ho filmato la sparatoria, andate a vedere su Facebook", ha poi scritto prima di tentare di togliersi la vita.
Il video girato dal killer
Le immagini shock - La sequenza si apre con una panoramica su Bridgewater Plaza a Franklin County, nei pressi di Moneta. Sullo sfondo si vede un lago, probabilmente lo Smith Mountain Lake che domina la cittadina. La panoramica si chiude su una donna che viene intervistata. Sta parlando di turismo, "vogliamo che le persone che vengono qui dicano" che si sta bene. Viene inquadrata anche la giornalista, Alison Parker, che si prepara a una seconda domanda. Si sente un colpo di arma da fuoco, la reporter urla, e cerca di fuggire. Arrivano altri colpi in sequenza ravvicinata, forse sei. Alison continua a gridare.
La telecamera della vittima inquadra il volto del killer - L'operatore Adam Ward la segue. Il 27enne viene colpito, la telecamera vacilla, poi cade. Inquadra il pavimento, l'immagine è fissa. Si intravede un uomo in abito scuro: insegue la giornalista, che ancora urla terrorizzata. I fermi immagine postati sui social network - che mostrano la sequenza intera - lasciano intravedere anche un'arma.
La regia taglia quindi la diretta: torna in video la conduttrice della WDBJ-TV è sotto shock, senza parole. Riprende poi fiato: "Non siamo sicuri di cosa sia successo lì. Cercheremo di capire cosa fossero quei suoni". Poi arriva l'annuncio della morte della reporter e del collega.
Una breve fuga - La polizia da subito aveva dato la caccia al killer che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe esploso almeno sei o sette colpi di arma da fuoco. Secondo il procuratore, Flanagan era "scontento". E' rimasta invece ferita alla schiena la donna che la reporter uccisa stava intervistando. E' stata sottoposta a un intervento chirurgico.
Polizia: killer morto in ospedale - Vester Lee Flanagan ha poi tentato di togliersi la vita. La conferma è arrivata dalle forze dell'ordine. Era in fuga a bordo di una Ford Mustang del 2009, e si è sparato dopo che la polizia lo ha raggiunto ed affrontato sulla Virginia Interstate, una delle principali arterie stradali dello Stato. E' rimasto ferito gravemente ed è poi morto in ospedale.
L'uomo, che da giornalista televisivo si faceva chiamare Bryce Williams (il nome sul suo account Twitter), ha inviato la notte scorsa un fax di 23 pagine alla Abc News. Ha chiamato l'emittente subito dopo l'omicidio presentandosi come Bryce Williams ma spiegando di chiamarsi in realtà Vester Lee Flanagan. "Ho ucciso due persone e la polizia mi sta inseguendo, è ovunque", le sue parole secondo quanto riporta la stessa tv.
La Casa Bianca: "Stretta sulle armi" - "Una sparatoria tragica, un altro esempio di violenza delle armi divenuta troppo comune negli Stati Uniti": questo il commento della Casa Bianca sull'accaduto. E il portavoce di Barack Obama, Josh Earnest, esorta: "Il Congresso passi la stretta sulle armi da fuoco".
Reporter e cameraman uccisi in diretta
Il killer spiega il gesto su Twitter
Twitter quickly suspended VA shooter @bryce_williams7. Took down the video. Here's what he was claiming. #WDBJ pic.twitter.com/HmLdEwu0C9
— Amber Ryland (@Amber_Ryland) 26 Agosto 2015