La decisione di fatto ri conosce la Spianata delle Moschee. Il ministro Naftali Bennet: "Stop a incontri e conferenze internazionali"
Israele ha "sospeso tutte le operazioni" con l'Unesco. L'agenzia delle Nazioni Unite per la cultura è accusata di aver approvato una risoluzione che riconoscerebbe la Spianata delle Moschee - chiamata Monte del Tempio dagli ebrei - come luogo sacro dei soli musulmani. Il ministro dell'Istruzione di Israele, Naftali Bennett, ha affermato: "Nessuna cooperazione con un'organizzazione che fornisce supporto al terrorismo".
La risoluzione, approvata dal comitato esecutivo dell'Agenzia, condanna la gestione israeliana dell'area, denunciando il mancato rispetto della libertà di accesso e di culto dei fedeli musulmani. Un testo respinto dal governo di Israele, che parla di una decisione che "trasforma il conflitto israelo-palestinese in una guerra tra religioni".
La polemica è esplosa nonostante dal testo fosse stato escluso un passaggio che definiva il Muro del Pianto, luogo di preghiera tra i più venerati dalla comunità ebraica, come parte integrante della moschea di Al-Aqsa, sito di culto musulmano della massima importanza. Il paragrafo della discordia era stato rimosso in seguito all'intervento della direttrice generale dell'Unesco, Irina Bokova, che in una nota aveva invitato il comitato a "non infiammare ulteriormente la situazione sul campo". L'esclusione non è però servita a pacificare gli animi.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito la vicenda “il teatro dell’assurdo all’Unesco", sostenendo che l’Organizzazione abbia "adottato un’altra decisione deludente, per cui il popolo di Israele non ha legami con il Monte del Tempio e con il Muro occidentale.” Israele contesta anche la scelta dei termini impiegata, che non parla, appunto, di "Monte del Tempio", ma privilegia la definizione araba di "Spianata delle Moschee".
Non si è fatta attendere del delegato palestinese all'Unesco, Mounir Anastas: “Israele finge che con questa decisione palestinesi e arabi neghino l’importanza storica della città vecchia di Gerusalemme per il popolo ebraico. In realtà, se si legge il terzo paragrafo della risoluzione, si può vedere che comincia con il riconoscimento della sua importanza storica per le tre religioni monoteiste.”
Dei 58 paesi rappresentati nel Consiglio Unesco, soltanto 6 si sono opposti alla risoluzione: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Olanda, Estonia e Lituania.