L'annuncio al termine di una lunga maratona negoziale di oltre 13 ore a Ginevra
Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha annunciato che Stati Uniti e Russia hanno messo a punto un piano per ridurre la violenza in Siria e portare il Paese a una transizione politica, con la prospettiva di mettere fine a cinque anni di guerra civile. Per il capo della diplomazia americana l'accordo su una tregua (a partire da lunedì) raggiunto con Mosca potrebbe essere un "punto di svolta".
L'intesa, se applicata, entrerà in vigore dal tramonto di lunedì e segnerà un "punto di svolta" in direzione della fine della sanguinosa guerra civile, secondo il segretario di Stato Usa, John Kerry, che ha fatto l'annuncio alla stampa a notte fonda insieme al suo omologo russo, Serghiei Lavrov, a Ginevra, al termine di una lunga maratona negoziale di oltre 13 ore a Ginevra. Secondo Lavrov, il regime dell'alleato Bashar al Assad, a questo punto è "pronto a collaborare".
L'obiettivo finale dell'accordo è creare le condizioni per la ripresa dei negoziati di pace, hanno detto i due ministri degli Esteri. Una svolta possibile, ha fatto capire Kerry, se effettivamente l'accordo verrà messo in pratica non solo dalle due superpotenze, entrambe direttamente implicate militarmente nel conflitto, ma anche dal regime di Bashar al Assad, alleato di Mosca, e anche dai gruppi ribelli arabi e curdi sostenuti da Washington.
Ma il castello laboriosamente costruito, dopo mesi di negoziati frenetici e di tira e molla e ben quattro incontri a due dal 26 di agosto, poggia in gran parte sulla capacità di persuasione che Mosca e Washington potranno esercitare sui loro alleati. In particolare la Russia dovrà convincere Assad a mettere le briglie alle forze che combattono con lui, includendo ovviamente le milizie hezbollah e iraniane, mentre gli Usa dovranno riuscire a convincere i miliziani "moderati" a rompere con i qaedisti del Fronte al-Nusra e con gli altri gruppi estremisti islamici che a vario titolo combattono contro Damasco. Anche per "isolare" il nemico che le due potenze, se tutto andrà per il giusto verso, potranno in futuro combattere insieme.
Su questo punto Kerry e Lavrov hanno detto che Russia e Usa non andranno piùin ordine sparso, ma dovranno condividere i dati d'intelligence militare e contro l'Isis e coordinarsi nelle operazioni dall'aria.
Renzi: "Accordo Usa-Russia molto importante" - "L'accordo tra Usa e Siria per la stabilizzazione della Siria è "una notizia particolarmente importante che salutiamo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi spiegando come l'accordo si era in qualche modo "intravisto" al G20 nello scambio tra i presidenti di Usa e Russia, Barack Obama e Vladiumir Putin. John Kerry e Sergei Lavrov, ha poi sottolineato, sono "due politici che credono nella pace e nel dialogo".
Mogherini: "Ora piano di transizione politica" - L'accordo per una nuova tregua in Siria è "molto benvenuto", ha commentato l'alto rappresentante Ue, Federica Mogherini, assicurando pieno sostegno per "preparare una proposta di transizione politica". "Ora - ha aggiunto - tutte le parti in conflitto, ad esclusione dei gruppi designati come organizzazioni terroristiche dal Consiglio di sicurezza Onu, devono assicurarne l'effettiva messa in atto".