Siria, Assad prepara un'operazione di terra "con l'aiuto dei raid russi"
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Nel secondo giorno consecutivo di raid, il Cremlino smentisce attacchi contro altri obiettivi, come invece sostiene Washington. E bacchetta Obama: "Damasco ha chiesto il nostro intervento, non quello Usa"
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Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov rigetta le accuse americane secondo cui la Russia colpisce le basi dei ribelli e non quelle dell'Isis, in Siria. "I nostri jet hanno come obiettivo la sconfitta dei terroristi", ha affermato Lavrov mentre Mosca attacca per il secondo giorno consecutivo. Intanto secondo alcuni media locali, Assad si prepara a lanciare un'operazione di terra con il supporto dei raid russi.
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Centinaia di militari iraniani sono giunti in Siria per unirsi ai governativi e alle milizie di Hezbollah. I possibili obiettivi sono Idlib e Hama, nel Nordovest.
Lavrov ha poi smentito siano stati feriti dei civili negli attacchi aerei: "Si è cominciato a dire che sono stati feriti alcuni civili in queste incursioni. Noi non abbiamo dati di questo tipo. Prestiamo molta attenzione al fatto che questi raid siano estremamente precisi e che i bersagli siano esclusivamente postazioni, equipaggiamenti e armi dei gruppi terroristici".
"Damasco non ha chiesto aiuto agli Usa" - Poco dopo Lavrov ha riservato agli Stati Uniti una vera e propria frecciata: "Il governo siriano ha chiesto sostegno militare contro l'Isis alla Russia e non alla coalizione guidata dagli Usa-. Quindi non è esatta l'affermazione di John Kerry secondo cui questa coalizione sta operando in stretta conformità con la Carta dell'Onu, incluso l'articolo 51 che prevede il diritto all'autodifesa collettiva". "Questo articolo - ha spiegato Lavrov -, si applica soltanto nelle situazioni in cui un certo Stato chiede di essere protetto".
L'ambasciatore russo a Parigi: voto tra un anno - Intanto l'ambasciatore di Russia in Francia, Alexandre Orlov, ha dichiarato di sperare in "elezioni libere e sotto controllo internazionale fra un anno in Siria, quando non avremo più a che fare con lo stato islamico".
Il dopo-Isis, per Orlov, passa attraverso "riforme, un dialogo con l'opposizione ed elezioni". Già mercoledì Vladimir Putin in persona aveva chiesto ad Assad di prepararsi a compromessi e al dialogo con le opposizioni.
Nuovi raid russi
Russia: distrutti o danneggiati 12 target Isis - La Russia ha distrutto o danneggiato 12 obiettivi dell'Isis in Siria, incluso un centro di comando e un deposito di munizioni. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca.