STOP ALLE ARMI

Aleppo, Mosca annuncia una tregua di 8 ore per evacuare la città

Annunciato uno stop ai bombardamenti per aprire ai soccorsi. Ma le Nazioni Unite avvertono: troppo breve una "finestra" lunga soltanto otto ore

17 Ott 2016 - 19:58

Tregua di otto ore il 20 ottobre ad Aleppo: l'annuncio è stato dato dalla Russia, che ha assicurato uno stop alle armi dalle 8 alle 16 nella zona della città martoriata in Siria. Si tratterà, ha detto il generale russo Sergey Rudskoy citato dalla Tass, di una "pausa umanitaria" che servirà ad "evacuare i malati e i feriti nonché per il ritiro dei miliziani" dalla località da tempo nell'occhio del ciclone.

L'Onu: 8 ore di stop non bastano - Le Nazioni Uniti non ritengono però che otto ore di tregua siano sufficienti per inviare gli aiuti umanitari e il portavoce Stephane Dujarric spiega: "Accoglieremmo con favore qualunque pausa nei combattimenti, ma c'è bisogno di una tregua più lunga al fine di portare gli aiuti".

Rudskoi: "Operazioni ancora lunghe, per questo ora una tregua" - "Capiamo - ha detto da parte sua Rudskoi - che ci può volere molto tempo per concordare tutte le questioni perciò noi abbiamo preso la decisione di non perdere tempo e di iniziare le pause umanitarie soprattutto per il passaggio libero dei cittadini pacifici, per evacuare i malati e i feriti nonché per il ritiro dei miliziani". Nella finestra di tregua, le forze aeree russe e le forze governative sospenderanno i raid aerei e gli attacchi con altri tipi di armamenti.

Il generale Rudskoi ha poi aggiunto che "nonostante il fatto che i partner americani abbiano rinunciato alla separazione dei terroristi dall'opposizione moderata, la Federazione Russa sta lavorando insieme all'Onu e ai Paesi che hanno un'influenza su Al Nusra per il ritiro da Aleppo delle formazioni di quest'ultima in conformità all'iniziativa dell'inviato speciale dell'Onu in Siria Staffan de Mistura".

Ma la comunità internazionale torna a condannare duramente l'operato di Mosca. Riferendosi ai raid russi, l'Unione europea parla di "possibili crimini di guerra". "Dall'inizio dell'offensiva del regime e dei suoi alleati, in particolare la Russia, l'intensità e la dimensione dei bombardamenti aerei ad Aleppo est sono chiaramente sproporzionate", afferma Bruxelles una nota ufficiale. "L'attacco deliberato di ospedali, personale medico, scuole e infrastrutture essenziali, così come l'uso di barili bomba, bombe a grappolo e armi chimiche costituiscono una catastrofica escalation del conflitto e hanno causato ulteriore aumento delle vittime civili, incluse donne e bambini, e potrebbero costituire crimini di guerra".

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