Feriti in modo grave altri due agenti. Il ministero dell'Interno: "L'obiettivo era la polizia". Giallo su un secondo attentatore
Torna il terrore a Parigi, a tre giorni dalle presidenziali. Un uomo ha aperto il fuoco sugli Champs-Elysées uccidendo un poliziotto e ferendone altri due, prima di venire a sua volta ucciso dagli agenti. Si indaga su un possibile complice belga. Il presidente francese Hollande: "E' terrorismo". L'Isis ha rivendicato l'attacco. Le Pen e Fillon hanno annullato gli impegni elettorali previsti per oggi, convocato il Consiglio di difesa.
La dinamica dell'assalto - L'attacco, a colpi di kalashnikov ("una sparatoria violenta", secondo i testimoni), è avvenuto davanti a uno negozio di "Marks & Spencer", grande magazzino britannico. L'assalitore è sceso da un'auto, un Audi, sugli Champs-Elysées e ha aperto il fuoco contro il furgone della polizia. "L'assalitore ha poi cercato di fuggire a piedi, prima di venire abbattuto", ha spiegato il portavoce del ministero dell'Interno, Pierre-Henry Brande.
Il panico si è propagato in pochi istanti, l'intera avenue, la più celebre della capitale francese, è stata blindata dai furgoni di polizia, da Place de la Concorde fino all'Etoile. Tutte le fermate della metropolitana sono state sbarrate, gli abitanti sono stati invitati a non avvicinarsi al quartiere. Nella sparatoria sarebbe rimasta ferita anche una passante, una turista straniera.
Isis rivendica attentato e "identifica" il "combattente" - In serata l'attentato è stato rivendicato dall'Isis. L'agenzia Amaq, legata allo Stato Islamico, ha riferito che è stato compiuto da un "combattente" dell'Isis, identificato in Abu Yusuf al Beljiki, ovvero "il belga". Lo riferisce il Site.
Procuratore: "Sappiamo chi è il terrorista" - Il procuratore della Repubblica francese, Francois Molins, ha fatto sapere che l'identità del terrorista di Parigi è stata stabilita, ma non ha confermato le generalità diffuse da Amaq, spiegando che si vuole in questo modo evitare che le indagini vengano compromesse, dato che si sta ancora cercando di capire se l'uomo aveva dei "complici".
Dell'assalitore trapela solo il nome. Le Parisien scrive infatti che il libretto di circolazione trovato nell'Audi da cui è sceso l'attentatore è intestato a Karim C., 39 anni. Secondo l'emittente BFM-TV, l'uomo, nato a Livry-Gargan, in Seine-Saint-Denis, nella banlieue nord di Parigi, già nel 2001 aprì il fuoco su un agente, ferendolo gravemente. L'uomo venne condannato a 20 anni di carcere, ma poi rilasciato. Era schedato con la lettera S che indica gli individui radicalizzati a rischio.
Giallo su un secondo attentatore - Si rincorrono intanto le notizie su un possibile secondo attentatore. La rivendicazione dell'Isis parla di un solo combattente, così come le autorità francesi, anche se queste ultime hanno sottolineato di non poter escludere la presenza di complici. Intanto però, secondo l'agenzia Belga la polizia avrebbe emesso un avviso di ricerca per un secondo sospetto implicato nell'attentato: sarebbe arrivato nella capitale francese in treno dal Belgio.
Hollande: "E' terrorismo" - L'attacco di Parigi "è terrorismo": lo ha detto il presidente francese Francois Hollande, parlando in diretta tv. "Mi rivolgo ai cittadini: sono protetti, devono esserlo e lo saranno", ha quindi aggiunto il presidente francese, promettendo "vigilanza assoluta" in vista delle elezioni che si terranno domenica.Le indagini sono state affidate all'antiterrorismo e il portavoce del ministero dell'Interno francese ha fatto sapere che l'obiettivo dell'attacco sugli Champs-Elysées era infatti la polizia.