Secondo la responsabile della comunicazione del settimanale satirico francese la redazione è ancora sconvolta e ha bisogno di riposo
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Il numero di 1.179 uscito il 7 gennaio con la tiratura record di 7 milioni di copie potrebbe essere l'ultima pubblicazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. La redazione sopravvisuta al terribile attacco compiuto da un commando islamico è ancora sotto shock e per questo prendono tempo. Inizialmente era stata annunciata una nuova uscita per il 4 o l'11 febbraio ma poi è arrivata la notizia del blocco a tempo indeterminato.
"Nessuna rinuncia o arretramento davanti alle minacce islamiste ma un semplice problema di stress e stanchezza della redazione", ha detto la responsabile della comunicazione di Charlie, Annie Hommel. La redazione è ancora provata dalla morte di Charb, il direttore e anima del settimanale, e dei suoi tre vignettisti di punta.
Il blocco delle pubblicazioni settimanali era stato annunciato alla conferenza stampa di presentazione dello storico numero post attentato. Ma si era parlato di febbraio come mese di ripresa delle uscite. Ora invece la retromarcia con la spiegazione della necessità di riposto per buona parte della redazione. Un duro colpo anche per i fan della rivista che dopo la strage avevano inondato la redazione con richieste di abbonamenti in segno di solidarietà. Il numero di abbonati era infatti passato da 7mila a 120mila.
I redattori: "Stanchi e provati" - Dopo la strage del 7 gennaio, i redattori si dicono "stanchi e provati". Il team di Charlie, spiega la Hommel, "non è pronto" a tornare a lavorare con i consueti ritmi, e per questo si prende una pausa. Per il ritorno in edicola "non è stata fissata una data", ma di sicuro non sarà prima di un paio di settimane.