Battuta d'arresto per i due "numeri uno" Hillary Clinton e Donald Trump. "Un momento di svolta", esulta il repubblicano. E il democratico ringrazia il Wisconsin
Nelle primarie del Wisconsin vincono, con oltre il 50% dei voti, Ted Cruz e Bernie Sanders, gli inseguitori dei due numeri uno Trump e Clinton. Lo scrutinio è a metà dei voti, e il senatore repubblicano trionfa con quasi 20 punti di vantaggio: "Un momento di svolta, ora abbiamo una vera scelta", commenta. E per il democratico Bernie Sanders la vittoria è "un segno del crescente momentum della nostra campagna".
Secondo grande triofno per Cruz - Per il repubblicano questo è il secondo trionfo in un grande Stato: il primo era stato il suo Texas. E' Cruz il personaggio ormai accreditato come l'unico in grado di fermare la corsa di Trump, riuscendo così a ridisegnare i contorni della gara nelle fila del Grand Old Party. L'establishment del partito è tutto con lui, con la speranza di fermare il tycoon, come ha accusato lo stesso Trump. In tripudio i suoi fan, che lo hanno acclamato con entusiasmo prima dell'abbraccio con quella che Cruz ha già definito "la prossima first lady.
E battuta d'arresto per Trump - Una preoccupante battuta d'arresto per il magnate dunque, attestato qualche punto sotto il 40%. Per lui a questo punto si complica la conquista della maggioranza dei delegati e diventa più probabile il raro scenario di una convention "aperta" o "contesa", dove potrebbe essere eletto anche un outsider.
A rubargli voti e delegati resta anche John Kasich, il governatore dell'Ohio, che in Wisconsin si è preso il 15% circa delle preferenze. Una scivolata che arriva alla fine della "peggiore settimana elettorale" del milionario, con cali nei sondaggi nazionali, i primi posti vuoti ai comizi e una serie di gaffe che l'hanno indotto a far scendere in campo la moglie Melania per recuperare almeno l'elettorato femminile. Non gli è servito neppure rilanciare in modo ancora più controverso la sua proposta di un muro anti immigrazione da far pagare al Messico, con la minaccia altrimenti di rivalersi sulle rimesse degli immigrati messicani in Usa. Il Messico ha reagito inviando a Washington un nuovo ambasciatore più esperto per mostrare i muscoli della diplomazia di fronte alla crescente ostilità di Trump.
Sanders guadagna punti in attesa della sfida nella Grande Mela - Sul fronte democratico, Sanders mette a segno un successo importante proseguendo la striscia di vittorie, la sesta consecutiva. "Wisconsin, oggi hai mandato un messaggio forte: quando stiamo insieme non c'è niente che non possiamo raggiungere", è stato il commento del senatore "socialista". Dalla sua parte l'affluenza record intorno al 40%, l'alta percentuale di indipendenti, la composizione demografica e sociale dell'elettorato (in maggioranza bianchi, working e middle class). Con oltre il 50% dei voti scrutinati, il distacco è netto, di oltre 10 punti (55% a 44%), anche se non tale da fargli guadagnare molto nel conteggio dei delegati, 86 assegnati in modo proporzionale. Ma è abbastanza per andare avanti con entusiasmo nella corsa e per guardare con ottimismo a una sfida cruciale, quella di New York del 19 aprile. E' lì che lo attende Hillary, che si è già congratulata con lui. La Clinton è già nella Grande Mela a raccogliere fondi elettorali. Ma in questo Sanders continua a batterla da tre mesi.