Gulen, che ora vive negli Stati Uniti, contrattacca: "Il tentato colpo di Stato può essere stata una messa in scena di Erdogan". La Turchia ha già inviato una richiesta di estradizione
Ankara attacca gli Usa, colpevoli "di sostenere Fethullah Gulen, leader di un'organizzazione terroristica". L'imam, accusato da Erdogan di aver organizzato il tentato golpe, vive in auto-esilio dal 1999 negli Usa. La Turchia ha già inviato una richiesta di estradizione. Gli Usa: "Diano prove del coinvolgimento di Gulen". "C'è la possibilità che il golpe sia stata una messa in scena per continuare ad accusare i miei sostenitori", dice il magnate turco.
Ma chi è Fethullah Gulen? Il leader religioso è stato da subito accusato da Recep Tayyip Erdogan quale mente dietro al tentato colpo di Stato. Vive dal 1999 in una fattoria di Saylorsburg nei boschi della Pennsylvania in cui barattoli di vetro racchiudono terriccio proveniente da diverse regioni della Turchia. Ha 75 anni, dal 2008 residente legale negli Usa con tanto di green card, Gulen è stato un alleato di Erdogan fino al 2013 quando è scoppiato uno scandalo di corruzione nel governo turco. Gulen finora sembrava aver avuto la peggio nel braccio di ferro con il presidente.
Gulen, un ex imam, afferma di credere nella scienza, nel dialogo interreligioso e in una democrazia multipartitica. Secondo Wikileaks, ha aperto canali di dialogo con il Vaticano e con organizzioni ebraiche. Secondo i media Usa, Gulen vive presso la Golden Generation Worship and Retreat Center, un centro per anziani fondato da americani di origini turca. Passa ore a pregare e in meditazione e e a vedere medici per varie malattie tra cui il diabete e problemi di cuore.
Ankara contro Usa: "Chi con Gulen non è amico" - "Non riesco a immaginare un Paese che possa sostenere quest'uomo. Un Paese che lo sostenga non è amico della Turchia. Sarebbe persino un atto ostile nei nostri confronti". Così il premier turco, Binali Yildirim, riferendosi agli Usa.
Usa: "La Turchia dia prove del coinvolgimento di Gulen nel golpe" - Non si è fatta attendere la risposta americana. Fli Usa non hanno ricevuto ancora una formale richiesta di estradizione per Gulen, che vive in una cittadina in Pennsylvania. "Ovviamente invitiamo il governo delle Turchia, come facciamo sempre, a presentarci qualsiasi prova che sia possibile verificare, che gli Stati Uniti accetteranno e valuteranno sino a giudicare in modo appropriato", ha detto il segretario di Stato Kerry.
Gulen: "Il mondo non crede alle accuse di Erdogan" - "Non penso che il mondo possa credere alle accuse del presidente Erdogan. Ora che la Turchia ha intrapreso il sentiero della democrazia non può tornare indietro", si difende Gulen. "Condanno nei termini più forti il tentativo di colpo di Stato militare in Turchia. Il governo dovrebbe essere conquistato attraverso un processo di elezioni libere e giuste, non con la forza".
"Condanno il tentato golpe, accuse offensive" - "Come uno che ha sofferto sotto diversi colpi di Stato militari nelle ultime cinque decadi, è particolarmente offensivo essere accusato di avere legami con un tentativo del genere. Respingo categoricamente queste accuse", aggiunge l'imam.