Il 35enne, in vacanza con la famiglia, era responsabile marketing di una testata giornalistica online su hardware e hi-tech
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I colleghi di Bruno Gulotta, il 35enne italiano ucciso nell'attentato di Barcellona, hanno organizzato una raccolta fondi per aiutare la compagna Martina e i due figli di sei anni e 7 mesi. "Chiediamo a tutti voi di aiutarci ad aiutarli" scrivono gli amici del responsabile marketing di una testata giornalistica online su hardware e hi-tech.
Un collega di Bruno su Facebook: "E' stato ucciso" - "Purtroppo è vero. Il nostro carissimo amico e collega Bruno Gulotta, responsabile del marketing e delle vendite di Tom's Hardware Italia, è stato ucciso a Barcellona dai terroristi. Alla compagna Martina e ai due figlioletti di Bruno vanno il nostro affetto e la nostra solidarietà". Così su Facebook Pino Bruno, collega di lavoro di Bruno Gulotta, saluta l'amico postando una foto di tutto il team di lavoro.
Il ricordo dei colleghi - Gulotta lavorava per Tom's Hardware, una testata giornalistica online di hi-tech, che ha dedicato al collega scomparso un ricordo, realizzato dal country manager dell'azienda Roberto Buonanno. Il ritratto racconta l'ultimo viaggio di Bruno, descritto dalle foto postate dal 35enne su Facebook inizialmente da Cannes e poi proprio dalle Ramblas di Barcellona. Prima di una morte assurda.
La moglie di Gulotta, Martina Sacchi, subito dopo la morte del marito ha listato a lutto il suo profilo Facebook, pubblicando una pagina completamente nera.
Come donare - L'azienda ha provveduto a creare uno speciale conto (paypal.me/famigliabrunogulotta) per raccogliere donazioni da destinare alla famiglia del collega, morto nell'attentato di Barcellona. Il denaro servirà alla compagna e ai bambini per ripartire. Per fare una donazione bisogna andare sulla pagina dedicata al conto Famiglia Bruno Gulotta: scrivete nella casella quanto si vuole donare, cliccare sul pulsante blu SUCC e fare l'accesso a PayPal. L'indirizzo email dell'intestatario è themagicvendor@gmail.com.
"Martina e i suoi due figli, piccolissimi - hanno scritto sul sito per motivare la scelta di aprire una raccolta fondi -,devono affrontare una perdita indescrivibile. Forse non possiamo aiutarli ad affrontare il dolore, ma possiamo e vogliamo aiutarli a rendere un po' meno pesante questo tremendo fardello. E chiediamo a tutti voi di aiutarci ad aiutarli".