CONTINUANO LE INDAGINI, PRIMI ARRESTI

Strage in Tunisia, primi arresti Rezgui non avrebbe agito da solo

L'attentatore, che sarebbe giunto sulla spiaggia con una moto d'acqua, avrebbe trascorso tre mesi in un campo d'addestramento dell'Isis in Libia

29 Giu 2015 - 15:57

    © -afp

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Seifeddine Rezgui, il giovane tunisino autore della strage di Sousse, si sarebbe recato in Libia ad addestrarsi per tre mesi in uno dei campi dell'Isis a partire da marzo 2015. Là si sarebbe anche procurato il kalashnikov con il quale ha compiuto l'attacco terroristico di venerdì. Lo avrebbero rivelato fonti di polizia al britannico Mail online. Per il ministro del Turismo di Tunisi "l'attentatore non ha agito da solo".

Che il terrorista non fosse solo viene confermato anche da fonti vicine alle indagini raggiunte da Tgcom24: gli spari sarebbero infatti giunti da più di una direzione. Secondo le stesse fonti, poi, Rezgui sarebbe arrivato sulla spiaggia a bordo di una moto d'acqua. Intanto, a collaborare alle indagini sono giunti in Tunisia anche funzionari di Scotland Yard, secondo cui cresce il rischio di nuovi attacchi.

Primi arresti - Il ministro dell'Interno tunisino, Najem Gharsalli, ha invece annunciato una serie di arresti di persone appartenenti a una cellula terroristica legate a Rezgui: "Abbiamo cominciato ad arrestare un primo gruppo, il cui numero è rilevante, di una rete che sta dietro a questo criminale terrorista", ha detto. Sono stati inoltre sentiti il padre e tre dei compagni di stanza universitari a Kairouane, dove il giovane studiava. Hakim Rezgui, padre dell'uomo, dice di essere scioccato dalle azioni di suo figlio e di non sapere assolutamente "chi possa aver messo in testa queste idee al figlio".

Ministri Interno francese, inglese, tedesco a Sousse - Intanto il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, quello inglese Theresa May e quello tedesco Thomas de Maiziere, sono in Tunisia per una visita ufficiale. I ministri si recheranno insieme sui luoghi dell'attentato, all'hotel Riu Imperial Marhaba di Sousse, per rendere omaggio alle vittime. Lo rende noto un comunicato dell'ambasciata di Francia in Tunisia.

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