La comunità locale li ha accusati di "non comportarsi come gli svizzeri" e di non ricambiare il saluto per strada
L’assemblea dei cittadini del comune di Bubendorf, 5mila anime nel Cantone Basilea Campagna, si è pronunciata contro la naturalizzazione di una famiglia di quattro kosovari da dieci anni residente nel paese. Padre, madre e due figli avevano già superato i test di conoscenza delle tradizioni e geografia svizzera necessari al riconoscimento dei documenti elvetici, ma questo non è bastato. La comunità locale infatti, li ha accusati di "non comportarsi come gli svizzeri", ha spiegato Roger Frey, presidente del consiglio borghese. In particolare, gli Halili sono stati accusati di "passeggiare spesso per il paese indossando la tuta e non i jeans". Inoltre, quando i membri della famiglia incontrano altri cittadini non li salutano sistematicamente. E quando sono stati sentiti, si sono dimostrati "poco loquaci", ha raccontato ancora Roger Frey.
Come riportano la testate "Basellandschaftliche Zeitung" e il sito "Tio.ch", lo scorso 18 maggio tutto ero pronto per i festeggiamenti: la signora Halili aveva già preparato alcune torte con la riproduzione della bandiera svizzera ma poi l’assemblea ha freddato l'entusiasmo. Alcuni cittadini hanno votato contro la loro naturalizzazione.
Donna delle pulizie la madre, aiuto cuoco il padre, apprendista meccanico uno dei figli, la famiglia sembrava economicamente stabile e integrata nel piccolo centro che aveva dimostrato loro grande solidarietà quando, nel 2005, aveva rischiato il rimpatrio in Kosovo. La parrocchia aveva offerto un rifugio e poi Berna aveva concesso l’asilo l'anno seguente.