La "confessione" sull'account Twitter dell'agenzia di intelligence Usa: negli anni Cinquanta e Sessanta Quegli aerei volavano così in alto che i piloti civili li scambiavano per alieni
Dopo cinquant'anni di teorie, voci e sospetti, la Cia ha ammesso che i presunti Ufo avvistati tra gli anni Cinquanta e Sessanta erano frutto di test segreti dell'intelligence con gli aerei spia Lockheed U-2, il cui primo volo risale al 1° agosto 1955. Nell'account ufficiale su twitter, la Cia scrive: "Le notizie sull'attività inusuale nei cieli negli anni Cinquanta? Siamo stati noi".
L'aereo testato dalla Cia (che è tuttora in servizio) è in grado di volare a 70mila piedi (21mila metri), un'altitudine che all'epoca sembrava impossibile da poter raggiungere facendo sospettare, specialmente ai piloti di linea, che qualcosa di strano stesse accadendo nei cieli.
"In quegli anni - si legge nel documento svelato dall'agenzia di intelligence - la maggior parte degli aerei commerciali volava a 20mila piedi e quelli militari a 40mila. Di conseguenza, una volta che gli U-2 iniziarono a volare sopra i 60mila piedi, i controllori del traffico aereo iniziarono a ricevere testimonianze dell'avvistamento di Ufo".
La Cia, in realtà, inizialmente temette che ci fossero davvero avvistamenti sospetti e iniziò un controllo incrociato tra le segnalazioni e i suoi registri di volo. Ma quando capì che si trattava degli aerei spia U-2 mantenne il silenzio, sottolinea il documento.
Il rapporto fa parte dei documenti declassificati nel 2013 che ammisero l'esistenza della famosa Area 51 nel deserto del Nevada, la base militare top-secret dove venivano eseguiti vari test.