Ungheria, 300 feriti al confine con la Serbia Premier Vucic: "Trattamento brutale"
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Gli agenti ungheresi sono intervenuti con lacrimogeni e cannoni ad acqua sulla folla che ha risposto con il lancio di bottigliette. La Serbia invia una "fortissima protesta"
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Nuovi scontri tra profughi e le forze dell'ordine ungheresi ad Horgos, al confine con la Serbia. La polizia è intervenuta con lacrimogeni e cannoni ad acqua sulla folla che ha risposto con il lancio di bottigliette verso gli agenti. Trecento i feriti negli scontri, tra cui 20 poliziotti. I migranti sono stati bloccati mentre tentavano di superare la barriera di filo spinato al confine serbo. Il premier di Belgrado Vucic: "Trattamento brutale".
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Vucic, dagli Usa dove è in visita, ha anche detto che ci deve essere una risposta dell'Ue agli scontri tra migranti e polizia ungherese che ha usato lacrimogeni, spray e idranti. In seguito ai fatti avvenuti al confine l'Ungheria ha deciso di chiudere il valico di Roske per un mese.
La protesta di Belgrado - La Serbia ha espesso "una protesta il più possibile decisa" contro l'Ungheria che ha usato i gas lacrimogeni al confine contro i profughi.
Gli scontri si sono verificati al cosiddetto valico di Horgos 2, una sorta di "sfiatatoio" del valico autostradale, quello principale, ed è sfruttato soprattutto d'estate quando il traffico tra la Germania e la Turchia raggiunge una grande intensità.
Horgos 2 costeggia campi di granoturco, dove sono state piantate decine di tende, ed è meno protetto dell'altro valico, con barriere meno alte e teoricamente più facili da superare. La tensione è rimasta alta, con centinaia di profughi, soprattutto uomini, che hanno urlato slogan anti europei e hanno chiesto di poter passare la frontiera, lanciando scarpe e anche bottiglie d'acqua, pur essendo indispensabili visto il grande caldo.
Per la seconda volta in meno di un'ora la polizia ha lanciato lacrimogeni e usato spray urticanti, provocando un fuggi fuggi generale, ed è intervenuta con i cannoni ad acqua.
Premier Orban: "Se le quote Ue passano sono legge da accettare" - Se le quote nell'Ue passano a maggioranza "allora sono una legge e noi dobbiamo accettarla". Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban in un'intervista a Die Welt, riferendosi all'ipotesi di quote di distribuzione dei profughi tra paesi europei.
"Muro anche alla frontiera croata" - "Dovremo ampliare il muro anche alla frontiera croata", dopo quelli eretti alle frontiere serba e rumena, ha aggiunto Orban.