PRESIDENTE FURIBONDO

Usa: Trump annuncia nuovo bando, Washington canta vittoria

Intanto Robert Harward ha rifiutato l'incarico di Consigliere per la sicurezza nazionale che gli era stato offerto dopo le dimissioni di Michael Flynn.

17 Feb 2017 - 07:48

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato per la prossima settimana un nuovo decreto per la sicurezza, "per proteggere i confini del Paese". Un 'bando-bis' sulle restrizioni agli ingressi giustizia, stavolta "a prova di giudici". Intanto Robert Harward ha rifiutato l'incarico di Consigliere per la sicurezza nazionale che gli era stato offerto dopo le dimissioni di Michael Flynn.

E' un Trump furibondo quello che tiene banco per una lunga conferenza stampa convocata a sorpresa. La fuga di notizie sulla 'Russian connection' monopolizza oramai da giorni l'informazione sulla Casa Bianca. E qualcuno - vedi il Wall Street Journal - comincia ad evocare persino lo spettro del Watergate e dell'impeachment. Cosi' il presidente americano dichiara una guerra senza precedenti alle 'gole profonde' annidate - accusa - nei servizi di intelligence e complici della stampa "disonesta", ordinando al dipartimento di Giustizia l'apertura di un'inchiesta.

Intanto annuncia un "bando-bis" sulle restrizioni agli ingressi, ha poi confermato il Dipartimento di giustizia, stavolta 'a prova di giudici', e che dovrebbe entrare in vigore subito per evitare rischi sul fronte della sicurezza nazionale. Nessun dettaglio, però è finora trapelato sul nuovo testo. "Non mi tirero' mai indietro dal difendere l'America e manterrò fino all'ultimo le mie promesse", ha affermato Trump parlando in diretta tv. Parole rivolte, più che ai giornalisti, direttamente agli americani, molti dei quali disorientati dalla bufera di questi giorni. Americani a cui, in una difesa appassionata, spiega come alla Casa Bianca non ci sia alcun caos, e come attorno a lui si sia creato un clima avvelenato fondato su "false notizie". Bolla così come "una barzelletta" i report dei media sui contatti dei responsabili della sua campagna elettorale con funzionari e spie russe. E spiega come Michael Flynn, nel parlare con l'ambasciatore russo a Washington, "faceva solamente il suo lavoro", silurato da consigliere per la sicurezza nazionale solo perche' ha mentito al vicepresidente Mike Pence.

Ma Flynn, come ha svelato poche ore dopo il Washington Post, avrebbe mentito anche all'Fbi, in un interrogatorio nel quale avrebbe sostenuto di non aver discusso delle ultime sanzioni americane con l'ambasciatore russo prima che Trump si insediasse, contraddicendo il contenuto di intercettazioni telefoniche e rischiando ora una incriminazione per falso.

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