Il presidente americano spara a zero sui campioni "ribelli" che contestano la sua amministrazione o protestano contro le violenze della polizia verso gli afroamericani
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Donald Trump ha chiesto alla Nfl, la lega professionistica del football americano, di licenziare i giocatori che non cantano l'inno. L'attacco del presidente americano non ha risparmiato neanche i campioni "ribelli" dello sport statunitense, quelli che contestano la presenza del tycoon ala Casa Bianca o protestano apertamente contro le violenze della polizia verso gli afroamericani.
"Il presidente mostra una totale mancanza di rispetto verso i nostri campioni e verso le idee degli altri", ha replicato il commissario della Nfl, Roger Goodell, alimentando una polemica senza precedenti tra la lega e la Casa Bianca.
Trump ha inoltre deciso di ritirare l'invito alla Casa Bianca rivolto alla star assoluta del basket, Stephen Curry, che ha dato forfait alla visita che la sua squadra campione della Nba farà nella residenza presidenziale.
Going to the White House is considered a great honor for a championship team.Stephen Curry is hesitating,therefore invitation is withdrawn!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 23 settembre 2017