Chevrolet Corvette C7.R
© ufficio-stampa
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La gemella della Z06
Come tradizione esige, non c'è Corvette stradale senza la gemella da corsa. La settima generazione della sportiva più famosa d'America non fa eccezione in questo senso, e si propone nuovamente in una variante pronta per affrontare le piste. La Stingray da gara, anche qui nel pieno rispetto degli usi di casa, prende il nome di C7.R, e raccoglie il testimone dalle precedenti C5.R e C6.R, che nel corso degli anni hanno fatto il pieno di vittorie in giro per il mondo.
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Il nuovo modello, oltre a migliorare quanto messo sul piatto dalla precedente generazione, ha compiuto un significativo passo in direzione delle vetture stradali. C'è sempre una distanza grandissima, tra le auto targate e i modelli da corsa, beninteso, ma questa C7.R è figlia di un progetto legato a doppio filo a quello della Z06, anch'essa freschissima di debutto.
Il patrimonio genetico delle due vetture è completamente condiviso, tanto che possono essere considerate alla stregua di due facce della stessa medaglia. Sotto la carrozzeria c'è un'identica scocca in alluminio spaceframe, struttura che nasce uguale in tutto e per tutto per i due modelli, nella storica fabbrica di Bowling Green, in Kentucky, dove tutte le Corvette prendono forma dal lontano 1981.
La C7.R ha già ricevuto il battesimo della pista: nelle scorse settimane è avvenuto il suo debutto ufficiale, alla 24 Ore di Daytona. Niente di particolarmente fortunato, ma si sa, gli esordi di un'auto da corsa completamente nuova, come stanno sperimentando quest'anno le squadre di Formula 1, sono sempre complicati.
Dopo l'appuntamento in Florida, la Chevrolet continuerà a schierare due vetture ufficiali nel neonato United SportsCar Championship, e soprattutto confermerà le sue attività sportive al di fuori dei confini statunitensi. Il momento cruciale della stagione agonistica appena iniziata sarà naturalmente la 24 Ore di Le Mans, in calendario come sempre a giugno. È allora che la C7.R dovrà farsi trovare in perfetta forma, per proseguire la lunga storia di vittorie delle antenate alla gara di durata più famosa del mondo.
La nuova sportiva Chevrolet tornerà alla soluzione dell'iniezione diretta: lo scopo della C7.R è quello di abbassare i consumi, con un obiettivo stimato del 3%. Sembra poco, ma anche per le auto da corsa il risparmio di carburante è un aspetto importantissimo, soprattutto quando si tratta di competizioni di durata. Tagliare i consumi può rendere possibile un pit stop in meno in gara. E aumentare in misura determinante le chances di vittoria finale.