Stabilimento dʼeccellenza

Jeep Renegade, il successo nasce a Melfi

È la seconda fabbrica FCA nel mondo

25 Nov 2015 - 10:45

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Onore al merito per Melfi, lo stabilimento FCA in provincia di Potenza. Già insignita delle stellette "Silver Level”, una certificazione dʼeccellenza assegnata dal World Class Manufacturing ‒ metodologia internazionale di organizzazione della produzione ‒ la fabbrica che già fu di Fiat e ora del gruppo FCA punta decisa verso il "Gold Level". E i 4 anni senza incidenti sul lavoro spingono per questo risultato.

Jeep Renegade, il successo nasce a Melfi

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Dʼaltronde per produrre una world car come Jeep Renegade, unʼauto cioè da vendere in oltre 100 mercati nazionali, occorre uno stabilimento dʼeccellenza. E Melfi lo è, fin dalla nascita allʼinizio degli anni 90, producendo nel tempo modelli si grande successo come Fiat Punto, Lancia Ypsilon, Fiat 500X e, appunto, Jeep Renegade. Il maxi-stabilimento lucano è oggi la seconda fabbrica di FCA nel mondo, ha prodotto oltre 6 milioni di vetture in poco più di 20 anni e 165 mila Renegade negli ultimi 14 mesi. La cosa sorprendente è che il 60% di questi finisce in Nord America, Melfi ha infatti lʼulteriore merito di essere il primo stabilimento al mondo a produrre un modello Jeep per il mercato Usa.

FCA ha investito un miliardo di euro nel progetto della piccola Jeep, e ciò smentisce tutte le voci di un disimpegno dalla produzione automobilistica in Italia. A Melfi si sono svolte un milione di ore di formazione nellʼultimo anno e sono state preparate 5.500 persone negli ultimi due anni. Lʼimpianto ‒ a circa 150 km sia da Napoli che da Bari ‒ può a buon diritto definirsi uno dei più innovativi al mondo, con lʼimpianto di verniciatura totalmente automatizzato, capace di produrre carrozzerie bicolore con una sola applicazione di vernici. Lo stabilimento di Melfi è lʼunico del Gruppo FCA in cui 18 robot lavorano simultaneamente su ogni vettura applicando fino a 105 punti diversi di saldatura in soli 54 secondi. Per non parlare del fatto che lo stabilimento è del tutto autonomo nella produzione di energia elettrica e termica, e grazie a generatori mini-eolici e fotovoltaici ibridi ha ridotto del 37% le emissioni di CO2 per veicolo prodotto negli ultimi 5 anni.

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