Il camper mansardato

Challenger Genesis 65

Continua il viaggio in camper di Tgcom24

08 Giu 2012 - 12:01
 © Ufficio stampa

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Se qualcuno pensava che fosse impossibile infilare tutto, ma proprio tutto, nei fatidici 7 metri di lunghezza (il minimo sindacale, secondo i camperisti doc per avere un camper degno di tale nome), ecco servito. I francesi di Challenger, con il Genesis 65, ci hanno provato e alla luce dei fatti ci sono anche riusciti. E il mansardato francese sembra piacere molto alle famiglie italiane

© Dal Web

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In fatto di comfort su quattro ruote, si sa, i cugini d’oltralpe hanno molto da insegnare e in 6,99 metri, tanto per essere precisi, hanno allestito un mansardato di tutto rispetto che per certi versi assomiglia molto a un motorhome. Dell’integrale non fa rimpiangere nulla, a cominciare dalla mansardina con un pezzetto ripiegabile in altezza, giusto per farti passare comodamente dalla cellula alla cabina e farti sentire in un unico ambiente, proprio come nei motorhome. Stavolta - ve ne sarete accorti - parliamo di mansardati. Quelli col nasone, con il matrimoniale in pianta stabile sulla cabina di guida. Abbiamo provato per un week end e per un migliaio di chilometri il Genesis 65 e possiamo dirvi subito che è stata una gran bella esperienza.

Challenger, insieme a Trigano e Rapido (mi raccomando con l’accento sulla “o” sennò i francesi si offendono e c’hanno ragione), è un marchio ormai arcinoto dei caravan transalpini. La cellula parla rigorosamente in langue d’oc, ma la meccanica parla tedesco o, meglio ancora, italiano, perché come molti altri costruttori di camper anche Challenger predilige Fiat Ducato o furgonati Ford per far viaggiare i suoi prodotti. E il Genesis che abbiamo provato dispone di un propulsore di 2,3 litri con ben 130 CV addestrati da mamma Fiat e se la cava benissimo su ogni percorso, con consumi contenuti e un comfort di marcia senza se e senza ma.

È dal 1985 che quelli di Challenger hanno deciso di inseguire un sogno, quello di costruire camper ben attrezzati proponendo l’essenziale per viaggi confortevoli a un prezzo accessibile. Dal Van compatto e modulabile al mansardato generoso. Il Genesis 65 rispecchia in pieno la filosofia di chi l’ha costruito. Parlavamo di comfort e la carreggiata allargata di questo modello è fatta apposta, unitamente agli oltre 4 metri di passo, per non farvi mancare nulla in comodità, anche in movimento. Carrozzeria in poliestere, tetto antigrandine e pavimento isolante con oltre 60 centimetri di spessore. Sette metri scarsi di lunghezza ma ben due metri e mezzo di larghezza “fuori tutto”, oltre 3 metri di altezza (senza portapacchi) con oltre due metri d’aria all’interno della cellula. In pratica ci state benissimo in piedi, pure se il vostro sport preferito è il basket…

Cifre che parlano chiaro e rassicurano anche i più scettici, quelli col pallino dell’extra-large, che gli viene subito la puzzetta al naso se non si parla di motorhome ma di più popolari mansardati. Nel Genesis si vive, si dorme, ci si lava, si mangia e si viaggia benissimo. Sei posti omologati, 6 posti a tavola e 6 o 7 posti letto, se si decide di trasformare anche la dinette laterale in singolo giaciglio. L’altra dinette, quella grande comodissima per mangiare, diventa una piazza e mezza alla francese. In coda c’è il castello con uno dei due letti abbattibili per raddoppiare, se occorre, il già capiente garage.

Più che sufficiente la riserva delle acque chiare, con almeno 100 litri a disposizione. Cassettina grande per il chimico, con rotelline integrate, per i campeggi che hanno gli scarichi lontani dalle piazzole. Cucina con tre fuochi e coperchio di vetro, abbondanti gli spazi per stivaggio e stoviglie. Frigo trivalente (gas, 220 V e 12 V) formato famiglia, con cella gelo separata e chiusura di sicurezza in viaggio. Completo ed elegante il bagno, con doccia separata. Infine riscaldamento efficiente, con la possibilità di tenerlo acceso anche in movimento, e il climatizzatore in cabina.

Insomma, un mezzo adatto per chi vuole cavarsela con meno di 50mila euro e non vuole rinunciare agli optional. Per chi adora il mansardato ma vuole gli spazi comodi di un integrale. Per chi cerca soprattutto il comfort in 7 metri e non vuole guidare con un peso di oltre 30 quintali. Ma veniamo alle dolenti note, i difetti, almeno quelli che a noi sono risultati tali. Uno in particolare: qualche centimetro manca in altezza, nello sbalzo in mansarda. È vero che così il Genesis è più aerodinamico ma rischiare la craniata al tetto, alzandosi a sedere sul letto, non fa mai piacere…

Poi l’altezza dell’oblò centrale: troppa grazia! Perché se è vero che nel Genesis stanno comodamente in piedi anche quelli che sfiorano i due metri, è pur vero che chi non è stato particolarmente dotato di centimetri da madre natura, deve faticare sulle punte dei piedi e con tutto il braccio alzato per oscurare la finestra al tetto o per tirare la zanzariera. Ma certo è solo questione di prospettive… Tutto sommato a noi Genesis è piaciuto moltissimo ed è stato un perfetto compagno di viaggio in questa seconda prova. Una prova, come mansardato, assolutamente superata e a pieni voti.

Fabrizio Filippone

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