Le Triumph storiche di scena a Novegro
© ufficio-stampa |
© ufficio-stampa |
A Milano la 64° Mostra Scambio
© ufficio-stampa
Si consiglia uno stile sobrio e compito... Come dovrebbe sempre essere quando si va al cospetto di una Regina. E di regine all'appuntamento invernale della Mostra Scambio di Novegro, 64° edizione dal 6 all'8 novembre, ce ne saranno più di una. Regine a due ruote, e inglesi fino all'ultimo bullone: sui loro serbatoi leggerete Triumph e, attraverso la mostra scambio tematica, queste vecchie signore ci accompagneranno per mano attraverso un secolo di storia di questo marchio.
© ufficio-stampa |
© ufficio-stampa |
Centotredici anni in cui è successo davvero di tutto: dalle prima sfide costruttive a quelle delle competizioni internazionali. E poi film, personaggi famosi, imprese, viaggi... Tutto comincia nel 1902 con la costruzione della prima motocicletta Triumph, che montava un motore Minerva da 2,2 CV, e 5 anni dopo viene prodotto un motore da 450 cc per 3,5 CV. Nel 1915 Triumph viene scelta per fornire le truppe alleate con la motocicletta Type H, anche nota con il nome di "Trusty". Nel ʼ37 Turner svela la Speed Twin (T100) da 498 cc, moto in grado di superare le 90 miglia orarie. È la moto inglese per eccellenza e detta le linee guida per le motociclette Triumph che dureranno per più di 40 anni.
Nel 1954 la Triumph entra nella storia del cinema, quando Marlon Brando guida una Thunderbird 6T 650 cc ne "Il Selvaggio”. L'anno successivo Johnny Allen raggiunge le 193 miglia orarie sul lago salato di Bonneville, in sella a un siluro da record spinto da un motore Thunderbird 650 cc elaborato. È l'inizio di una straordinaria epoca di predominio nelle prestazioni, in cui Triumph ha detenuto il record assoluto di velocità su terra per 15 anni consecutivi. Nel ʼ59 il lancio dell'icona T120 Bonneville 650 in onore dei Record mondiali di velocità conquistati. La Bonneville è una delle moto più famose di tutti i tempi e la bicilindrica inglese più venduta di sempre. Il cinema continua a inseguire la Casa inglese: nel celebre film "La Grande Fuga", Steve McQueen e lo stuntman Bud Ekins saltano un reticolato in sella a una TR6 650 Trophy.
È il 1966 e Buddy Elmore vince la 200 Miglia di Daytona in sella a una Tiger 500 cc ufficiale. Sul lago salato di Bonneville la Gyronaut X-1, un siluro da record equipaggiato con due motori Triumph 650 cc, raggiunge la velocità di 245,6 miglia orarie (392,96 km/h). Nel '69 Malcolm Uphill vince il Production TT in sella a una Bonneville e nel raggiungere l'obiettivo diventa anche il primo a superare le 100 miglia orarie di media sul giro con una moto di serie. La produzione a Meriden raggiunge le 46.800 motociclette. Solo 6 anni più tardi, nel 1975 la produzione della Bonneville continua dopo che gli operai Triumph formano una cooperativa per mantenere in attività lo stabilimento. Nell'83 la fabbrica chiude i battenti, ma già nell'87 il primo motore Triumph 4 cilindri gira al banco e 3 anni dopo vengono presentati a Colonia 6 nuovi modelli.
Il resto è storia dei giorni nostri, compresa quella di pochi giorni fa con la presentazione della nuova linea Bonneville con motori da 900 a 1200 cc raffreddati ad acqua. La mostra tematica Triumph a Novegro attraversa i modelli più famosi della Casa e vuole raccontarci questa grande e mitica avventura a due ruote fatta di storie, ma anche di imprese e di sogni che cominciano in un solo modo: saltando in sella e dando gas... Quindi cosa state aspettando? Se di Triumph siete degli appassionati, Novegro è l'occasione per dire la vostra, se invece di moto inglesi ne masticate poco è venuto il momento di cominciare a farvi una cultura.
Gigi Sironi