Il raduno moto al Balcone dʼItalia
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Il suggestivo tour tra Lario e Ceresio
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Dal Balcone dʼItalia sulla montagna della Sighignola ‒ che traccia il confine tra Italia e Svizzera ‒ la vista sul lago di Lugano è meravigliosa, e si vede netto il ponte che unisce le due sponde del Ceresio e porta al capoluogo ticinese. È qui che la scorsa domenica ha fatto tappa la "125 comasca", il raduno delle 125 stradali storiche, prodotte cioè tra gli anni 60 e 90. Moto di ogni marca della cilindrata più amata dai motociclisti, perché è alle 125 stradali che sono spesso legati i ricordi di gioventù degli appassionati delle due ruote.
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Moto come le Honda NSR e NS 400, Yamaha TZR 125, Aprilia SR e replica, Cagiva Mito, le Gilera RV, KZ, MXR e SP02. Un giretto facile facile spiegano gli organizzatori: il sito www.125stradali.com in collaborazione con Gilerarv200.it. Di sicuro bellissimo, uno degli itinerari preferiti dal popolo dei raduni su due ruote: partenza da Cernobbio alle 10 in direzione Menaggio, lungo la sponda ovest del Lario, per tagliare verso Porlezza sul lago di Lugano e salire verso Lanzo DʼIntelvi, lungo una strada zeppa di curve che gli esperti assicurano sembra disegnata apposta per le 125. A Lanzo sosta per il pranzo e lʼincontro casuale con un altro raduno, quello di auto storiche degli anni 60, per affacciarsi infine dal Balcone dʼItalia. Ritorno con ridiscesa verso Argegno e Como, per un totale di 220 km. E con temperature scese anche intorno ai 7 gradi. Ma per tutti ne valeva proprio la pena.