Il boom dellʼazienda si lega al settore automotive
Dal 2009 non si è mai fermata. Alcantara, prima di quellʼanno, era due cose: una località della Sicilia ionica nota per le sue splendide gole; una piccola azienda di tessuti nata nel 1972. Oggi tutti sanno che è unʼazienda italiana di successo, che produce rivestimenti per auto e non solo. Ma oggi tutte le Case auto che vogliono materiali di qualità ‒ tedesche, asiatiche, americane ‒ alzano il telefono per chiamare Alcantara.
Quel che si dice lʼeccellenza del “made in Italy”. E che costringe a diventare più grandi. Così il Presidente e Amministratore delegato di Alcantara, Andrea Boragno, ha annunciato un piano di sviluppo con investimenti per 300 milioni di euro, per rafforzare la capacità produttiva dellʼazienda. La domanda cresce e bisogna poter soddisfare tutti. Investimenti in Italia, nello stabilimento umbro di Nera Montoro (Terni), distribuiti su 5 anni, che porteranno lʼazienda a raddoppiare la capacità produttiva. Nel 2009 Alcantara fatturava poco più di 64 milioni di euro, lʼanno scorso erano il triplo: 185 milioni. Ma alla fine degli investimenti stanziati si arriverà a 320-330 milioni di euro di fatturato annuo.
Il 2009 lʼanno di svolta dunque. Per via del nuovo materiale brevettato che garantisce unʼottima resa e il connubio perfetto tra tecnologia e artigianalità. Ciò ha indotto i vertici dellʼazienda a investire in Sostenibilità, ottenendo sempre nel 2009 la Certificazione di Carbon Neutrality. La prima azienda italiana a poterla vantare. E di successo in successo, anche il numero di addetti crescerà, passando dagli attuali 600 a circa 800 alla fine del quinquennio.