L’archivio per ogni singolo distributore
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L’estate rischia di diventare una giungla dei prezzi per i carburanti, con gli automobilisti alla ricerca, spesso affannosa, di prezzi alla pompa più convenienti. La “guerra” scatenata dalla decisione dell’Eni di scontare nel fine settimana i prezzi di benzina e gasolio (con le risposte immediate di Esso e Q8), non abbassa in automatico i prezzi più cari d’Europa.
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Perché soltanto la distribuzione nella modalità “iperself” (quella che non ammette la raccolta punti per intenderci), e solo per quantitativi limitati e nella fascia oraria che va dalle ore 13 di sabato alla mezzanotte di domenica, è super-scontata dalle stazioni Eni e Agip. Non solo, ma neanche tutti gli impianti applicano la promozione, per cui un’automobilista decide magari di fermarsi in un distributore con insegne Eni o Agip e incappare invece in un impianto che non effettua il super-sconto “iperself”.
Una ragione in più per creare, anche in Italia, una banca dati dei prezzi dei carburanti a livello di singolo impianto. Un’indicazione che l’Antitrust ha già inviato al Governo e che ribadisce “l’importanza di istituire un servizio di raccolta e pubblicazione dei prezzi praticati in ciascun punto vendita, alla stregua di quanto avviene in numerosi paesi europei” e di quanto previsto dalla legge 99 del 2009, di cui l’Antitrust critica la mancata attuazione.
In pratica, per ogni distributore deve essere disponibile una banca dati dei prezzi praticati, sì da individuare con più facilità le strategie sugli stessi svolte in un arco di tempo preciso. Per l’Antitrust la misura avrebbe anche il merito di stimolare la concorrenza nel settore, anche perché dal 2007 non esistono più prezzi consigliati unici a livello nazionale.