Ridurre il gap tra consumi ufficiali e reali
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Quanto consumano davvero le auto che guidiamo? Nelle schede tecniche dei modelli, i costruttori ci danno i livelli di consumo nei vari ambiti di circolazione ‒ urbano, extraurbano e misto ‒ e quando compriamo unʼauto possiamo fare le dovute comparazioni. Ma quei dati sono poi effettivi? O lo stile di guida (che incide tantissimo!) li rende poco corrispondenti ai dati ufficiali e quindi superflui?
Unʼattenzione al problema lʼha dimostrato il gruppo PSA, che in Francia sui suoi marchi Peugeot, Citroen e DS ha avviato una procedura per far corrispondere al maggior grado possibile i consumi ufficiali delle schede tecniche a quelli delle reali condizioni di utilizzo. In pratica, si considera lʼuso del climatizzatore (che consuma!), dei vari dispositivi di bordo, il trasporto di bagagli e il peso di altri passeggeri oltre al guidatore, persino le pendenze. Ispirandosi al progetto europeo RDE (Real Driving Emissions), si basa su un apparecchio portatile installato sullʼauto, che misura il consumo effettivo di carburante su strade aperte alla circolazione pubblica: il test prevede un percorso misto di 23 km in città, 40 km su strade extraurbane e 30 km su autostrada.
Il guidatore può così confrontare i consumi reali della vettura con quelli che PSA ha diffuso secondo gli stessi criteri e pubblicato su Internet, dati relativi a 58 modelli dei tre brand e a più di 1.000 versioni della gamma a listino. Su Internet, una volta indicate le caratteristiche del veicolo ‒ modello, allestimento, motore, cambio e pneumatici ‒ si compila il modulo interattivo, che permette di accedere alle informazioni. Grazie a un configuratore, il guidatore ha la possibilità di conoscere il consumo del veicolo e adattare il suo stile di guida.
Le rilevazioni sono state fatte sotto il controllo dellʼente di certificazione Bureau Veritas e secondo un preciso protocollo definito con Transport & Environment e France Nature Environnement. Il servizio è al momento disponibile in 6 Paesi dʼEuropa (Francia, Italia, Germania, Regno Unito, Spagna e Svizzera), ma in seguito il database sarà esteso al resto dʼEuropa.