La prova a Goteborg

Sicurezza, il must di Volvo XC90

Un Suv maestoso e ultra hi-tech

21 Dic 2014 - 10:06
 © ufficio-stampa

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È strano partecipare a una prova internazionale di unʼauto e scoprire che lʼintero programma di test ruota intorno alla sicurezza. Promoter di questa scelta è Volvo ‒ e qui la sorpresa si attenua ‒ che ha messo "alla prova" la nuova, fenomenale XC90 e lʼha sballottata contro muri in crash frontali e laterali, lʼha scaraventata con una pressa fuori da un hangar, lʼha ribaltata più volte fino a gettarla in un dirupo. Povere Volvo XC90! Ma quanta ammirazione nel vedere la solidità e la resistenza di carrozzeria e abitacolo del grande Suv svedese. La cui seconda generazione siamo andati a scoprire a Goteborg, headquarter Volvo.

Sicurezza, il must di Volvo XC90

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Diciamo subito una cosa: gli sforzi di Volvo sulla sicurezza in auto meritano i complimenti di tutti gli automobilisti. Anche quelli che guidano altre vetture, perché a Volvo si devono comunque dotazioni divenute oggi standard, come le cinture di sicurezza (le prime nel 1954), gli airbag e non solo. Sforzi di enorme rilevanza sociale. A Goteborg abbiamo assistito a crash-test impressionanti: una XC90 è stata lanciata fuori strada a 80 km orari, per cadere in un fossato con un volo di 20 metri, impennandosi e ricadendo di "pancia" al suolo. È chiaro, ogni incidente è un caso a sé, irripetibile, ma Volvo dimostra che i danni per i viaggiatori possono essere attenuati, se si migliora il pretensionamento delle cinture di sicurezza o si utilizzano i nuovi sedili che ammortizzano anche lʼimpatto verticale.

La ricerca e lʼinnovazione hanno permesso di implementare sulla nuova XC90 sistemi di ritenuta che riducono i danni derivanti dalle torsioni del corpo, che ledono cioè la spina dorsale. E quelli che derivano dagli schiacciamenti della carrozzeria sulle persone dentro lʼabitacolo. Serve allo stesso scopo la ritrazione automatica del pedale del freno, che in un eventuale schianto non danneggia le gambe, e il sistema di anticollisione che rileva di notte le persone e gli altri oggetti lungo la strada. Per non parlare dei bambini, i più piccoli (fino ai due anni di età) sono i più indifesi perché, anche se ben allacciati al seggiolino apposito, il loro collo non è in grado di trattenere la testa in caso di impatto a 80 km orari. Ragion per cui Volvo chiede lʼobbligatorietà del montaggio dei seggiolini nei posti posteriori rivolti in senso opposto a quello di marcia, e ha predisposto seggiolini Isofix con i ganci anteriori proprio per agganciarli in questo modo.

A questo punto vi chiederete: e il resto della prova? Per fortuna Volvo ci ha "concesso” il piacere di guidare il nuovo Suv ammiraglia, ma davvero cʼè poco da dire. Il maestoso XC90, con molti ritocchi estetici e una nuova calandra con luci a LED sagomate a T (e perciò ribattezzate "Martello di Thor"), si comporta molto bene. È un veicolo poderoso, pur con la più piccola delle motorizzazioni ‒ la D5 turbodiesel da 225 CV ‒ ed è molto silenzioso. Consuma poco (5,8 litri/100 km nel misto) ed è ultra-confortevole. La nostra versione aveva la trazione integrale automatica e un pratico cambio automatico Geartronic a 6 rapporti. Novità importante di questa seconda generazione di XC90 è anche la disponibilità di una versione ibrida plug-in benzina/elettrica da 400 CV (320 benzina + 80 il motore elettrico).

La tecnologia impera anche allʼinterno. Il Suv Volvo ha uno schermo a sfioramento tipo tablet al centro della console, che elimina molti tasti e pulsanti dal sistema di controllo di bordo. I sofisticati impianti audio montati sul veicolo arrivano fino al top di un sistema Bowers & Wilkins con amplificatore da 1.400 watt e la bellezza di 19 diffusori. I prezzi della nuova Volvo XC90 D5 nel livello Kinetic partono da 56.350 euro. Lʼopzione per la terza fila di sedili costa 1.550 euro, ma per soli 225 euro in più è disponibile lʼimperdibile pacchetto family, che comprende il comando elettrico di sicurezza baby sulle portiere posteriori e il cuscino rialzabile per bambini posizionato nel posto centrale della seconda fila di sedili. Lʼibrida plug-in benzina/elettrica costa a partire da 78.950 euro, i consumi medi sono di 2,7 litri per 100 km e le emissioni CO2 di 64 g/km.

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