Potenze sempre sopra i 200 cavalli
La nuova Opel Insigna GSI arriva sul mercato Italia con allestimenti e versioni molto semplici: due soli motori, un benzina da 260 CV e un turbodiesel da 210 CV, entrambi con trazione integrale ed esclusivamente con cambio automatico a 8 rapporti. Unico allestimento full optional e carrozzeria sia berlina che station wagon.
Era il lontano 1970 quando Opel anticipava una “GSE” Comodore, con motore benzina di 2,2 litri a iniezione da 150 CV. Il battesimo della sigla “GSI” c’è stato nel 1994, con la Kadet 1.6 e oggi questa sigla ha soppiantato la “OPC”, noto brand corsaiolo di casa Opel. Rispetto alle precedenti versioni spinte, le nuove Insigna “GSI” hanno un poʼ meno cavalli, ma compensano con una coppia a prova di piede esigente, una diminuzione del peso (rispetto alle OPC pesano fino a 160 kg in meno), e un prontissimo automatico a 8 rapporti, più tanta elettronica. In sostanza, ci troviamo di fronte a mezzi molto più godibili, in tutte le condizioni di utilizzo, cittadino e fiscale. Queste nuove GSI le puoi tranquillamente prestare al tuo partner o coniuge mandandolo a fare la spesa e, quando ti girano, sia il benzina, che il turbodiesel, settate a dovere, tirano fuori l’anima della panterona.
A Bordo della Insignia GSI troviamo proprio tutto: assetto intelligente e reattivo, sterzo preciso, un impianto frenante anteriore con pinze Brembo a 4 pistoncini e dischi da 345 mm; potenza, coppia, e possibilità di settare svariate modalità di utilizzo, che interagiscono con tutto il funzionamento dell’auto, cambio compreso: con un tastino sulla consolle centrale, si sceglie tra tre modalità, poi c’è la fase estrema e quella più estrema (pigiando 2 volte su un tastino in consolle si disattiva il controllo di trazione e parte dell’Esp e tenendo premuto il tasto per 7 secondi, si toglie proprio tutto). Rispetto alla precedente versione OPC, la GSI risulta abbassata di 10 mm ed è dotata dell’assetto dinamico FlexRide, che interagisce automaticamente con le asperità e con le condizioni della strada, assicurando un adattamento fulmineo dell’ammortizzazione. Il sistema si trazione integrale è di tipo automatico (sposta la coppia tra anteriore e posteriore, dove serve) ed è dotato di una sorta di autobloccante, a metà elettronico e meccanico. Il risultato è notevole, testata in pista quest’auto è piacevolmente neutra e ben piantata, grazie anche a tanti accorgimenti, come gli estrattori posteriori e regala sensazioni davvero forti.
Parliamo dei motori. Nonostante la guerra sfrenata, e forse insensata, che in molti stanno conducendo sulle motorizzazioni a gasolio, la Insigna GSI, qui da noi, viene commercializzata con due unità: un benzina 2.0 da 260 CV con 400 Nm di coppia massima e un turbodiesel di medesima cubatura, con 210 CV e 480 Nm di coppia massima. Questo 16 valvole a gasolio è caratterizzato da una particolare architettura tecnica, perché viene alimentato tramite due turbocompressori, uno più piccolo che agisce a bassi regimi, uno più grosso, che interviene quando la richiesta si fa pressante. Il risultato è un equilibratissimo compromesso tra coppia a bassi regimi e risposta a valori più alti. Il più prestazionale, ovviamente, è il benzina, ma credete che il diesel non sfigura e regala, lo stesso, sensazioni forti, con consumi prossimi ai 20 km litro di media.
La Insigna berlina è lunga 4,910 metri, la Sport Tourer (la wagon) 4,998 mm, con un bagagliaio che va dai 490 ai 1.450 litri per la prima (non male per una berlinona con portellone posteriore apribile) e dai 560 ai 1.665 litri per la seconda. Un discorso a parte, poi, va fatto per i sedili: hanno proprio tutto, dalla ventilazione al riscaldamento, fino ad arrivare a variazioni della consistenza laterale e lombare (gli anteriori) e, in più, sono certificati “AGR”, in sostanza sono il massimo in tema di funzionalità anatomica, con molteplici possibilità di regolazione. Il guscio è rigido, ispirato all’anatomia del “Cobra”, con la parte alta che ti avvolge, ti protegge ed è anche molto intrigante a livello estetico. Parliamo di elettronica. Iniziamo dai fari a Led (32 elementi), in grado di mantenere la più completa illuminazione stradale, eliminando il fastidio al conducente che precede o che arriva dall’altro senso (disattivando alcuni Led) e illuminano fino a 400 metri. Il cofano, in alluminio, è attivo e a prova di pedone, in caso d’impatto, c’è l’avviso per la frenata d’emergenza, con rilevamento pedoni, frenata automatica e il mantenimento della corsia di marcia. Non manca l’indicazione della distanza di sicurezza, la correzione automatica della traiettoria e tanto altro.
Opel Insigna GSI può essere ordinata in qualsiasi colore si voglia, basta portare un campione della tinta desiderata e viene replicato (le possibilità di personalizzazione sono infinite). I prezzi, per l’Italia, partono dai 43.550 euro della turbodiesel, cui aggiungere 1.000 euro per la wagon ed ulteriori 1.300 euro per le benzina.