Imperversano maculati, leopardati, zebrati e stampe wild
Un pezzo di giungla si trasferisce su scarpe, borse, cappotti, giacche e vestiti: la donna diventa wild e la moda la trasforma in zebra, tigre o ghepardo. Gli stampati animalier fanno davvero furore e, per essere al passo con le tendenze, occorre prevedere almeno qualche accessorio che interpreti questa mania. E non si tratta solo di stile: sotto sotto c'è anche un messaggio rivolto all'altro sesso: se ti avvicini troppo a me e non arriviamo a intenderci, posso anche graffiare.
L'animalier non ha mai ceduto del tutto il campo, tanto che di stagione in stagione è riproposto come un vero evergreen. Quest'anno Dolce & Gabbana ha adottano le macchie di leopardo in una nuova linea di borse, realizzate in prezioso cavallino stampato, ma anche in tessuto plastificato e pelle. Lo stesso schema si ritrova sull'abito da sera, in chiffon, con gonna larga e maniche al gomito sullo spolverino che rivisita gli anni Cinquanta e sull'abito corto bon ton, con fiocco-foulard al collo.
Casadei intervalla il maculato al nero utilizzando la luce di fantasie animalier in bianco e nero, stampate su cavallino, per le cuissard, alte o basse, per decolleté, tronchetti, mocassini e pantofole zebrate. L'animalier si vede anche in casa Ermanno Scervino, su eleganti cappotti e borse in cavallino maculato, sui fuseaux di Sandro Ferrone e perfino nella haute couture di Jean Paul Gaultier, che reinterpreta il maculato per le sue donne-giaguaro, con grandi chignon e calze leopardate.
Stampe maculate anche nella linea giovane Just Cavalli, in cui lo stilista rivisita gli anni Sessanta e Settanta della moda della Swinging London. La collezione propone minigonne, vestiti dalla linea ad 'A', a cui sono aggiunti mini dress versatili, con gonne stile tennis e cappotti con stampe animalier.