Mi lasci? E io mi vendico!

L'auto, in effetti, è qualcosa di cui gli Italiani sono particolarmente innamorati. Se dovessero fare un dono di cuore al proprio veicolo o a quello dell'amato bene, le regalerebbero un gadget antistress: ad esempio un pilota automatico, un pass per parcheggiare ovunque, e addirittura le ali. Ma tanta affettuosa creatività si trasforma in analoga perfidia nei confronti dell'auto di chi ci ha fatti soffrire in amore. Al primo posto in assoluto, nella classifica dei dispetti a quattro ruote, si colloca un dono di sottile crudeltà, ovvero un'autoradio che trasmette solo canzoni neomelodiche: il 21% di chi ha risposto al sondaggio ritiene che la musica indigesta e deprimente sia l’arma migliore per prendersi una rivincita. Seguono due cattiverie più concrete ed elementari: i sedili urticanti sono scelti dal 17% degli intervistati, seguiti a quota 13% da perfide cinture di sicurezza in grado di macchiare irreparabilmente i vestiti. 
 

Ci sono poi altre chicche di malignità on the road, come  l’Arbre Magique all’aglio (12%) a pari merito con un navigatore con la voce dell’on. Daniela Santanché (12%). Seguono nella classifica dei dispetti la ruota di scorta bucata  al 9% delle preferenze, un più innocuo coprivolante zebrato e peloso, indicato dal 6% del campione, un clacson che fa il verso di un maiale (5%) e, all'ultimo posto, con il 2% delle preferenze, un antifurto con una suoneria insopportabile. Merita una menzione anche la vendetta escogitata da un altro 2% che di nuovo propone una certa quota di perfidia: ovvero tappetini pieni di chewing-gum masticati.