Il dispositivo utilizzato nello studio è costoso, spiegano i ricercatori, e si trova in genere in strutture per il training professionale, nelle palestre di cliniche e ospedali, ma non nei normali centri fitness. Vista però la semplicità del principio su cui si basa, secondo Sims può funzionare altrettanto bene un rimedio "fai da te", alla portata di tutti: ad esempio una semplice bottiglia di acqua molto fredda da tenere vicino a sé in palestra e da tenere in mano per rinfrescarne il palmo quando ci si sente accaldati e affaticati. Così almeno suggerisce il risultato dello studio che per 12 settimane ha tenuto sotto controllo 24 donne, tutte di 30-45 anni, che avevano un indice di massa corporea tra 30 e 34,9, ovvero che erano considerate obese. La metà delle donne reclutate si è allenata impugnando un cilindro contenente acqua a 15 gradi centigradi, l'altra metà un dispositivo identico con acqua a quasi 37 gradi. Nessuna delle volontarie era al corrente della natura dell'oggetto che teneva in mano e tutte hanno seguito lo stesso programma di allenamento, con flessioni, affondi e alla fine una camminata veloce sul tapis roulant, che "ospitava" il dispositivo. L'obiettivo era aumentare la durata dell'esercizio fino a 45 minuti all'80% della frequenza cardiaca massima.