L'istantanea della toponomastica al femminile nelle varie città d'Italia è stata scattata in vista dell'
8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, dal docente di Roma Tor Vergata
Enzo Caffarelli, il quale ha censito 47 capoluoghi utilizzando anche i dati del sito
www.toponomasticafemminile.it. La panoramica, pubblicata su Anci Rivista, vede – alle spalle di Perugia, Bolzano e Napoli - una discreta presenza di luoghi dedicati a donne nelle città di Frosinone, con il 13% del totale, Siracusa e Caltanissetta (11,2%), Trento (10,4%), Messina (9,8%), Catania (9,5%), Viterbo (9,4%) e Cosenza (8,3%). Le città in cui le donne sono celebrate meno della media nazionale sono invece Arezzo, con il 2,3% di odonimi (ovvero il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni area di circolazione, del suolo pubblico o aperto al pubblico destinato alla viabilità), e Roma. Nella Capitale, in particolare, su 14.270 strade, solo 336 sono dedicate a donne. Va male anche a Pordenone (2,4%), Potenza (3,2%), Trieste (3,3%), Belluno (3,4%), Vicenza (3,6%), Gorizia (3,7%), e Padova (4%).